Calcio, finisce il campionato del Catania: stop esercizio provvisorio

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Il club era stato dichiarato fallito nel dicembre dello scorso anno. La squadra non giocherà più in Serie C a partire dalla gara di domani con il Latina, che non si disputerà. Il Catania dovrebbe ripartire con un nuovo club dal campionato Dilettanti

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Finisce il cammino del Catania nel campionato di Lega Pro. Il tribunale ha disposto "la cessazione dell'esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda calcistica" che era previsto per il 19 aprile prossimo. La squadra non giocherà più in Serie C, a partire dalla gara di domani con il Latina che non si disputerà. La società era stata dichiarata fallita nel dicembre dello scorso anno. Il Catania dovrebbe ripartire, con un nuovo club, dal campionato Dilettanti. L'assegnazione del titolo sportivo spetterà per ruolo e competenza al sindaco della città.

Come cambia la classifica in Serie C

Lo stop delle variazioni nella classifica del torneo, perché le gare della società etnea risulteranno non disputate. Il Bari è comunque già promosso in B, ma il Catanzaro da secondo diventa quarto e in fondo la Vibonese può riuscire a giocare i playout.

La decisione del tribunale

La decisione del tribunale fa seguito alla "decadenza per inadempimento all'obbligo di pagamento integrale del corrispettivo" comunicata ieri dai curatori "al Fc Catania 1946 srl" dell'imprenditore Benedetto Mancini che aveva presentato l'unica offerta di acquisto, ma senza versare l'intero importo fissato dal bando che era di 500mila euro.

L’iter economico del club

La decisione blocca di fatto la gestione economica della società che smette di operare. L'esercizio provvisorio era stato disposto dai giudici, assieme al fallimento della Calcio Catania Spa, il 22 dicembre del 2021 per permettere la vendita della società con asta telematica, ed era stato rinnovato nel tempo. Andati deserti i primi due bandi, l'11 febbraio e il 4 marzo, l'unica offerta d'acquisto è arrivata dalla società Fc Catania 1946, che fa capo a Benedetto Mancini, al terzo tentativo, quello del 15 marzo. Quel giorno l'imprenditore ha depositato 125mila dei 500mila euro richiesti e il tribunale fallimentare ha prorogato ulteriormente l'esercizio provvisorio fino al 19 aprile per permettere la cessione definitiva della società. Successivamente Mancini ha deposito un assegno di 200mila euro al notaio che avrebbe dovuto redigere l'atto, ma senza coprire l'importo minimo fissato dal tribunale fallimentare, che era di mezzo milione di euro. L'imprenditore ha contestato, con i suoi legali, l'operato del Tribunale fallimentare sostenendo di essere pronto lunedì prossimo a concludere l'operazione di acquisto. Ieri i curatori fallimentari avevano chiesto anche l'intervento della Lega Pro, ipotizzando un contributo economico per potere disputare le ultime quattro gare che restavano al Catania per concludere il campionato. Ma il presidente Francesco Ghirelli ha risposto che, a norma di regolamento, non è possibile un intervento del genere perché creerebbe delle disparità tra le società. Si interverrebbe indirettamente sulla classifica, ha spiegato, e, inoltre, "ogni intervento finanziario straordinario da parte della Lega Pro potrebbe essere disposto solo in 'parità sistema' e quindi a beneficio di ogni singolo club associato".

Tesserati svincolati

Intanto, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha revocato "l'affiliazione alla fallita società Calcio Catania Spa, con svincolo del parco tesserati", come si legge sul sito della Federazione. "Il presidente Federale - si legge nel comunicato - preso atto della dichiarazione di fallimento della società Calcio Catania Spa pronunciata dal Tribunale Civile di Catania - Sezione Fallimentare in data 22 dicembre 2021, con concessione dell'esercizio provvisorio successivamente prorogato sino al 19 aprile 2022 e della cessazione dell'esercizio provvisorio della società Calcio Catania Spa, disposta dal medesimo Tribunale in data 9 aprile 2022 e comunicata dai Curatori in pari data, ha deliberato di revocare l'affiliazione alla fallita società Calcio Catania Spa, con svincolo del parco tesserati".

Pallone da calcio (Bari - 2016-11-11, Saverio De Giglio) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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La storia del Catania

Era il 1908 l'Associazione Sportiva pro Educazione Fisica di Catania prese parte ai primi tornei amatoriali con la sua sezione calcistica. Solo negli anni '20 iniziò a competere nei campionati ufficiali e negli anni '40 fu rifondata come Società Sportiva Catania, che inglobava diverse realtà amatoriali. Poi arrivò lo scioglimento per la Seconda guerra mondiale.

Dal dopoguerra alla fine del ‘90

Il nuovo Calcio Catania viene quindi fondato ufficialmente nel 1949 e riparte dalla Serie C. In soli tre anni arriva alla Serie B. Dopo alcune fugaci apparizioni nella massima serie, tra il 1960 e il 1966 il club dell'Elefante è stabilmente in Serie A e nel 1961 arriva la vittoria sull'Inter (ai nerazzurri costò lo scudetto) immortalata dalla radio con il "Clamoroso al Cibali". Di lì a poco iniziò l'era del 'Presidentissimo', Angelo Massimino, il patron più longevo del club a cui è ancora dedicato lo stadio della squadra. Massimino è stato presidente del Calcio Catania in tre periodi diversi: dal 1969 al 1973, dal 1974 al 1987 e dal 1992 al 1996, anno della sua morte. Anche se in quel periodo il club ha navigato più in B che in A, i tifosi restano legatissimi alla sua figura. Negli anni '90 arrivò la retrocessione fino alla serie d'Eccellenza per le inadempienze finanziarie ma dopo le tre promozioni in tre anni che riportarono il club in C1, nel 1996 Massimino morì in un incidente stradale e la società passò ai fratelli Gaucci.

Gli ultimi anni

Nel 2006, sotto il nuovo presidente Antonio Pulvirenti, il Catania torna in A. Nella prima stagione si salva all'ultima giornata ma in quella successiva si salva agevolmente e approda alla semifinale di Coppa Italia. Nel 2008-2009 arriva il record di punti ottenuti in serie A con Walter Zenga e poi, sotto Sinisa Mihajlovic l'anno successivo, chiuderà a 45 punti battendo la Juventus a Torino e l'Inter del Triplete per 3-1. Sulla panchina etnea si succedono altri allenatori prestigiosi, da Diego Simeone a Vincenzo Montella fino a Rolando Maran che chiede all'ottavo posto con il nuovo record dei 56 punti, anche grazie alle magie di Ciccio Lodi e Giuseppe Mascara e soprattutto della folta colonia argentina (Spolli, Izco, Barrientos, Bergessio e Gomez). La seconda decade degli anni 2000 segna un inesorabile declino: dopo una sola stagione in Serie B, nel 2014-2015, il Catania si ritrova per diverse stagioni in C, per poi precipitare in Lega Pro. Nella stagione 2019-2020 emergono problemi finanziari per la proprietà Pulvirenti, la cui holding Finaria viene dichiarata fallita. Una cordata di imprenditori, nota come SIGI, acquista il club dal Tribunale di Catania, ma nel dicembre 2021 il Calcio Catania Spa viene dichiarato fallito. 

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