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Caro benzina, 6 sindaci e agricoltori contro blocco autotrasportatori

Sicilia

Il sindaco di Vittoria (Ragusa), Francesco Aiello si è fatto portavoce della protesta chiedendo di sbloccare lo sciopero e di risolvere la crisi che rischia di danneggiare senza prospettive l'intero comparto primario

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I sindaci di Comiso, Acate, Vittoria, Santa Croce Camerina e Ragusa si schierano al fianco dei produttori del settore ortofrutticolo e florovivaistico contro la protesta di alcune organizzazioni di autotrasportatori che in Sicilia va avanti da lunedì 21 febbraio. I sindaci hanno avviato la proposta di assemblee permanenti focalizzate ad ascoltare le proposte dei produttori e degli autotrasportatori. Ieri sera si è svolta a Vittoria un'assemblea di produttori e di autotrasportatori, con la partecipazione anche di alcuni consiglieri comunali di vari schieramenti. Il sindaco di Vittoria (Ragusa), Francesco Aiello si è fatto portavoce della protesta chiedendo di sbloccare lo sciopero e di risolvere la crisi che rischia di danneggiare l'intero comparto primario.

L'assessore Falcone: "Intervenga il Governo"

Intanto l'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Siciliana, Marco Falcone, ha convocato un tavolo al PalaRegione di Catania con le rappresentanze degli autotrasportatori dell'isola. "Ribadiamo l'urgenza di un intervento risolutivo del governo Draghi riguardo la vertenza degli autotrasportatori siciliani - afferma l'assessore -. La Regione rimane al loro fianco, sposando anche le istanze di tutta la filiera dei produttori e dei committenti, piegati dall'aumento dei prezzi e dai disagi dovuti ai blocchi che si stanno estendendo a tutto il Sud Italia". "Abbiamo riunito la categoria - aggiunge Falcone - per approfondirne ancora le ragioni e per formulare un ulteriore appello per una scelta di responsabilità che possa mitigare la protesta. È vitale, per tutti, non gravare di ulteriori costi i cittadini, le famiglie, le imprese. Ben venga l'ipotesi, emersa nel corso delle nostre interlocuzioni con il viceministro Teresa Bellanova, su cui confidiamo il governo dia seguito, di un aiuto economico per gli autotrasportatori da inserire nel decreto Energia. Il governo Musumeci, per altro verso - sottolinea l'assessore ai Trasporti della Regione Siciliana - conferma i dieci milioni di contributo che verranno erogati a imprese e lavoratori autonomi, a partire da aprile, per contenere le spese di attraversamento dello Stretto di Messina".

La nota dei sindaci

"Non vogliamo esaminare le richieste degli autotrasportatori - scrivono in un documento congiunto Maria Rita Schembari, Giovanni Di Natale, Francesco Aiello, Giovanni Barone e Peppe Cassì, sindaci di Comiso, Acate, Vittoria, Santa Croce Camerina e Ragusa - vessati dagli insostenibili aumenti dei costi dei carburanti, ma poniamo l'accento sul gravissimo rischio di crollo dell'economia agricola, trainante nella nostra regione ed in tutto il meridione".

I primi cittadini inoltre hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il Prefetto di Ragusa "per portare alla ribalta nazionale e veicolare per suo tramite, nelle sedi opportune del governo centrale e regionale, le serie e fondate preoccupazioni di un territorio che vive di agricoltura, di centinaia di aziende e di famiglie che stanno vedendo votati alla rovina mesi di lavoro e che rischiano il disastro". 

Confagricoltura Ragusa denuncia: "Tagliate gomme a nostro mezzo"

Ieri inoltre Confagricoltura Ragusa ha denunciato che "Nelle ultime ore il mezzo di un'azienda ragusana associata è stato inseguito e bloccato alle porte di Gela e, sotto minaccia, sono state sottratte le chiavi e tagliati gli pneumatici". "Fermo restando che Confagricoltura condivide le ragioni della protesta portata dagli autotrasportatori, dinanzi a fatti così gravi, scriteriati e violenti che, oltre a minare interessi economici diffusi, attentano alla sicurezza e alla legalità, la condanna non può essere che totale. Abbiamo già informato le autorità competenti sull'accaduto - spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè - e chiediamo la sospensione immediata di una protesta che, seppur minoritaria e contenuta, sta costituendo un danno enorme alle imprese agricole del nostro territorio provinciale e regionale (in particolare quelle operanti nella filiera agroalimentare e florovivaistica), già alle prese con aumenti esorbitanti dei costi di produzione (in primis quelli per l'energia)". "Agli autotrasportatori e alle loro rappresentanze sindacali - aggiunge Pirrè - il nostro invito al senso di responsabilità, ipotizzando forme di protesta più simboliche che non ledono un'economia già provata e fragile. Bisogna trovare soluzioni a problemi che riguardano non solo i trasporti, ma il nostro sistema economico nella sua interezza, non provocarne degli altri, con l'aggravante dell'uso della violenza e della coercizione".