Secondo l'accusa gli indagati acquistavano la droga a Catania, nei quartieri di Librino e di San Giovanni Galermo, per rifornire alcune 'piazze di spaccio' in provincia, tra Ramacca e Palagonia
In provincia di Catania i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone indagate per spaccio di sostanze stupefacenti nell'ambito di un'inchiesta denominata Family's affairs. Le indagini hanno fatto luce su un consistente canale di rifornimento di cocaina e marijuana. Secondo l'accusa gli indagati acquistavano la droga a Catania, nei quartieri di Librino e di San Giovanni Galermo, per rifornire alcune 'piazze di spaccio' in provincia, tra Ramacca e Palagonia.
La ricostruzione dei fatti
Da quanto ricostruito dall'attività investigativa, la gestione della vendita di cocaina e marijuana la curavano, tra gli altri, un fratello e una sorella. Quattro indagati sono stati condotti in carcere, cinque posti agli arresti domiciliari, altri cinque all'obbligo di dimora nel comune in cui risiedono e uno all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Quattro degli indagati sono percettori di reddito di cittadinanza e nei loro confronti sarà avviata la procedura per il blocco del sussidio.
Le indagini
La consegna della sostanza stupefacente, hanno ricostruito i carabinieri, avveniva previo appuntamento, chiamando il cellulare di un insospettabile incensurato che fungeva da centralino di servizio. I militari in un'occasione hanno registrato 175 chiamate dalla stessa utenza. Tra i posti dove 'ritirare' la sostanza stupefacente c'erano una sala giochi, una stalla e un autolavaggio. La droga nelle telefonate era chiamata in modo criptico: fiocco, bottiglia, panino, badduzza, tartufo, panzerotto e arancino. La Procura di Caltagirone stima che il volume degli introiti del gruppo criminale potesse aggirarsi sui tremila euro al giorno. Durante le indagini sono state arrestate nove persone in flagranza di reato e denunciate altre 12. Sono stati sequestrati 525 grammi di cocaina e 250 grammi di marijuana, 56 piante della medesima sostanza stupefacente, e 23.814 euro in contanti.
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