L’Ingv di Catania spiega che la nube eruttiva, alta circa 8 chilometri, si è dispersa nel settore occidentale del vulcano. Il flusso lavico è però apparso ancora alimentato e il fronte si attesta alla quota di circa 2700 metri
Dopo l’intensa eruzione di ieri sera, nella notte è calata l’attività dell'Etna. L’Ingv di Catania spiega che nelle scorse ore la fontana di lava dal cratere di sud-est è cessata, mentre la nube eruttiva si è dispersa nel settore occidentale del vulcano. Il flusso lavico è però apparso ancora alimentato e il fronte si attesta alla quota di circa 2700 metri. L'ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto il valore massimo alle 22, ha subito una rapida diminuzione riportandosi nel livello medio. Il centro delle sorgenti del tremore vulcanico rimane localizzato nell'area del cratere di sud-est a una elevazione di circa 2.900 metri. Contestualmente anche l'attività infrasonica ha subito un rapido decremento sia nel numero degli eventi che nell’ampiezza. A partire dalle 11:25 odierne è stata poi registrata un'anomalia termica localizzata alla base sud orientale del cratere di Sud Est, a circa 3.000 metri di altezza, in corrispondenza della quale viene emessa una modesta quantità di cenere.
L’eruzione
Nella serata di ieri l’Etna ha dato vita a un’intensa eruzione, con fontane di lava dal cratere di Sud-Est. L’attività ha anche provocato l'emissione di una nube di cenere lavica che ha raggiunto i 10 chilometri. Tre i flussi di materiale piroclastico emersi dal cratere: i primi due hanno percorso alcune centinaia di metri in direzione della Valle del Bove, mentre il terzo si è diretto a Sud percorrendo anch'esso alcune centinaia di metri. L'Ingv ha emesso un'allerta per il volo (Vona) di colore rosso, che resta ancora attivo, ma l'attività del vulcano non impatta sulla piena operatività dell'aeroporto internazionale di Catania. Sono state segnalate ricadute di materiale piroclastico prodotto dall'attività parossistica sui centri abitati a Nord Ovest dell'edificio vulcanico (in particolare a Maletto) e fino alla costa tirrenica della Sicilia, a Sant'Agata di Militello e Capo d'Orlando, nel Messinese.
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Bronte chiede lo stato di calamità
A causa della caduta di cenere il comune di Bronte (Catania) ha chiesto lo stato di calamità. A renderlo noto l'assessore Massimo Castiglione. Nel paese si sono susseguiti oggi gli interventi per spazzare via la cenere vulcanica caduta durante la notte. "Ringraziamo tutti gli operatori e dipendenti comunali che si sono adoperati ad affrontare l'emergenza. Rimaniamo sempre all'erta sperando che questa scia di caduta cenere si fermi ad oggi".