Palermo, collaboratore di giustizia truffatore seriale: condannato a un anno di carcere
SiciliaL’uomo è stato condannato anche a risarcire la vittima: secondo la procura nel 2013 avrebbe intascato l’anticipo di 70mila euro per la vendita di una villa che non si è mai compiuta
Il tribunale di Palermo, presieduto da Marco Petrigni, ha condannato Giorgio Girgenti ad un anno di carcere pena sospesa. L’uomo, collaboratore di giustizia, accusato anche di essere un truffatore seriale, è stato condannato anche a risarcire la vittima, un medico, assistito dall'avvocato Michele Calantropo, parte civile nel processo.
L’accusa
Il giudice ha accolto la tesi della procura e della parte civile secondo cui Girgenti ha intascato l'anticipo di 70mila euro per la vendita di una villa, in via Lanza di Scalea, che non si è mai compiuta. Una vicenda del 2013 che, complice la pandemia, è arrivata a sentenza otto anni dopo.
Gli altri due procedimenti in corso
Girgenti ha in corso altri due procedimenti per truffa a Palermo e Termini Imerese, è collaboratore dell'indagine dei carabinieri del Ros che il 13 dicembre scorso ha portato agli arresti di sette uomini vicini al clan di Santa Maria di Gesù. Le denunce di Girgenti hanno svelato nomi, assegni bancari, verificati dagli investigatori del Ros coordinati dal sostituto procuratore della Dda Dario Scaletta e all'aggiunto Salvatore De Luca. Tra i truffati di Girgenti (il processo è ancora in corso) ci sono anche l'ex portiere del Palermo Federico Agliardi che voleva una casa da comprare (Girgenti incassò l'anticipo e sparì nel nulla) e ci sarebbero anche un gruppo di inglesi, avvocati e altri medici. Davanti al tribunale di Termini Imerese, Girgenti è sotto processo con altre tre persone per truffe immobiliari che vedono vittime quindici acquirenti rimasti con un pugno di mosche in mano e 2 milioni di euro in meno nelle tasche. Un altro processo è a Palermo.