Scala dei Turchi, chi è l’uomo accusato di averla imbrattata

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Sarebbe un imbianchino di 49 anni, denunciato a piede libero insieme all’uomo che lo avrebbe aiutato. Nel 2002 fu arrestato per il tentato attentato terroristico a Milano

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Sarebbe stato Domenico Quaranta, imbianchino di 49 anni, aiutato da un complice, a imbrattare la Scala dei Turchi di Realmonte, sfregiata domenica scorsa con una sostanza rossa e ripulita con l’aiuto di un gruppo di volontari. Quaranta è stato denunciato a piede libero insieme a G.F., queste le iniziali dell’uomo che lo avrebbe aiutato mettendosi alla guida del furgone sui cui è stato trasportato il materiale per il gesto vandalico. La notizia è riportata dal Corriere della Sera.

Chi è Domenico Quaranta

Il quotidiano riporta che nel 2002 fu arrestato per il tentato attentato terroristico alla metropolitana di Milano. La sera dell’11 maggio fece esplodere una bombola di gas alla fermata Duomo. In un cestino della spazzatura gli investigatori trovarono un lenzuolo con la scritta: “Noi combattiamo per la causa, non ci fermeremo più fino a quando non vi sottometterete ad adorare un solo Dio. Allah è grande”. Stessa tecnica era stata usata un anno prima nelle Valle dei templi di Agrigento. A deflagrare fu una bombola di gas da campeggio abbandonata sui gradini del Tempio della Concordia. Episodi per i quali Quaranta è stato condannato a 16 anni di carcere.
L’uomo si era convertito all’Islam e aveva imboccato la strada del fanatismo religioso. Nel 2020 tornò a fare parlare di sé imbrattando con dei geroglifici la parete rocciosa in marna della scogliera di Punta Bianca, vicino alla Scala dei Turchi presa di mira domenica scorsa. Il 49enne era già stato denunciato anche dalla trasmissione televisiva Striscia la notizia con ben tre servizi (il primo andato in onda nel 2019) su una serie di atti vandalici commessi ad Agrigento.

La posizione dell’uomo

I carabinieri di Realmonte e della Compagnia di Agrigento, guidati dal maggiore Marco La Rovere hanno acquisito le immagini del sistema di video sorveglianza della zona ed eseguito alcune perquisizioni. Il procuratore Patronaggio – riporta il Corriere della Sera – riferisce che Quaranta risulta essere già stato sottoposto a misura di prevenzione (nuovamente proposta ma rigettata dal tribunale di Palermo) e sottoposto attualmente al divieto di avvicinamento ad Agrigento disposto dalla questura. 

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