L'epicentro della attività è stato registrato nei pressi di un bar dello Sperone. Le telecamere della polizia hanno registrato tutti i nascondigli utilizzati dai pusher
A Palermo la polizia ha arrestato sei persone accusate di gestire una delle più fiorenti basi di spaccio di droga nella zona dello Sperone con un giro d'affari di cinqemila euro al giorno. Tre sono finiti in carcere e tre ai domiciliari con l'obbligo di uso del braccialetto elettronico.
La vicenda
La base di spaccio era in via Di Vittorio, punto di riferimento per centinaia di "clienti", provenienti da altri quartieri del capoluogo o dalla parte orientale della provincia palermitana. L'epicentro della attività è stato registrato nei pressi di un bar dello Sperone. Le telecamere della polizia hanno registrato tutti i nascondigli utilizzati dai pusher. La droga veniva passata attraverso i tetti degli esercizi commerciali, messa in cavità naturali del terreno o addirittura calata dagli appartamenti attraverso i tradizionali panieri.
Il modus operandi
Inoltre, la banda utilizzava anche un minorenne come vedetta. Sul ragazzo c'è una segnalazione al tribunale per i minorenni. Lo spaccio si svolgeva attorno al bar Vaccarella in via Di Vittorio a Palermo. "Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati circa 19mila euro. Un involucro con 7.300 euro è stato gettato da una finestra questa mattina durante le operazioni - ha detto Giuseppe Ambrogio, comandante del commissariato Brancaccio che ha condotto le indagini - In via Di Vittorio gli acquirenti sapevano di acquistare hashish e marijuana. L'hashish arriva dalla Campania e dalla Calabria, mentre la marijuana è per lo più a chilometro zero coltivata direttamente a Palermo e provincia in serre indoor. Complessivamente la droga sequestrata è stata di oltre quattro chili".
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