Open arms: Lamorgese, Conte e Di Maio nella lista dei testimoni citati da Pm

Sicilia

La prima udienza del processo a Matteo Salvini si terrà il 15 settembre davanti alla seconda sezione del Tribunale di Palermo

Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, l'ex premier Giuseppe Conte e tre componenti dell'allora suo governo - l'ex vice premier Luigi Di Maio, l'ex ministro ai Trasporti Danilo Toninelli, e alla Difesa Elisabetta Trenta -, sono nella lista dei 26 testimoni citati dalla Procura di Palermo nel processo a Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. La prima udienza del processo si terrà il 15 settembre davanti alla seconda sezione del Tribunale di Palermo. Sono ventuno le parti civili ammesse nel procedimento. 

Le accuse

Il leader della Lega, all'epoca dei fatti ministro dell'Interno, è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito, secondo la procura illegittimamente, alla nave della ong catalana Open Arms, con a bordo 147 persone soccorse in mare, di attraccare a Lampedusa nell'agosto del 2019. Per giorni i migranti rimasero davanti alle coste dell'isola. La situazione venne sbloccata dall'intervento della procura di Agrigento che, dopo avere accertato con un ispezione a bordo le gravi condizioni di disagio fisico e psichico dei presenti trattenuti sull'imbarcazione, ne ordinò lo sbarco a Lampedusa. 

Le richieste della Procura

La lista, contenuta in un documento di quattro pagine, è stata deposita in cancellaria lo scorso 3 settembre, firmata dal procuratore Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti Calogero Ferrara e Giorgia Righi. I magistrati chiedono al Tribunale di potere sentire il ministro Lamorgese "sulle procedure e competenze per la concessione dei Pos anche in occasione di eventi Sar avvenuti in acque non territoriali e sul meccanismo delle ridistribuzione dei migranti e ai rapporti tra tale eventualità e il rilascio del Pos". Conte, Di Maio, Toninelli e Trenta per essere sentiti, "tutti, secondo le rispettive competenze, sulle determinazioni assunte dal Governo sulle operazioni di soccorso della nave Open arms nell'agosto del 2019, sulle competenze del ministero dell'Interno in merito, sulle eventuali interlocuzioni intrattenute da ciascuno con il ministro dell'Interno e sulle attività intraprese a fini della ridistribuzione dei migranti".

Tra i testi citati dalla Procura di Palermo anche l'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente dell'Italia all'Unione europea, il prefetto Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del Viminale, Fabrizio Mancini, direttore del servizio Immigrazione alla direzione centrale Immigrazione della polizia di frontiera del ministero dell'Interno, il prefetto e il questore di Agrigento, Dario Caputo e Rosa Maria Iraci, e l'ammiraglio Nunzio Martello, capo del reparto Personale del comando generale delle Capitanerie di Porto. 

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