Palermo, le 3 mostre da non perdere ad agosto

Sicilia
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Diverse le proposte offerte per tutto il mese dal capoluogo siciliano: dalle opere che raccontano la carriera Momò Calascibetta fino alle tele di ispirate ai Pupi saraceni di Rosalba Cannavò

Dipinti, sculture, disegni, ma anche pupi e acquerelli che ripercorrono un viaggio immaginario dalla Sicilia alla Terrasanta. Queste alcune delle mostre aperte a Palermo durante il mese di agosto: dalle opere che raccontano la carriera Momò Calascibetta fino alle tele di ispirate ai Pupi saraceni di Rosalba Cannavò, eccone alcune.

“Il giardino delle delizie”

Si è aperta mercoledì 4 agosto, presso il Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo - Palazzo Belmonte Riso, la mostra ”Il giardino delle delizie”, che raccoglie oltre cinquanta opere, tra dipinti, disegni, sculture e installazioni, di Momò Calascibetta. L’esposizione, curata da Andrea Guastella, racconta oltre 40 anni di carriera dell’artista, dagli esordi fino ai progetti ancora in corso di svolgimento. La mostra resterà aperta fino al 30 agosto.

“Terrasanta - viaggio immaginario di un principe pellegrino”

Fino al 29 settembre, all’Orto Botanico in via Lincoln, è aperta l’esposizione “Terrasanta - viaggio immaginario di un principe pellegrino”, curata da Maria Chiara Di Trapani, e realizzata in collaborazione con Unipa e con il supporto di CoopCulture. La mostra presente il lavoro visionario di Antonio Monroy, erede del nobile nobile Ferdinando Monroy, principe di Pandolfina e conte di Ranchibile, vissuto in Sicilia nell’Ottocento. Quest’ultimo, come voto per grazia ricevuta, decise di andare a Gerusalemme, ma senza mai lasciare la sua tenuta palermitana. La leggenda vuole dunque che Don Ferdinando camminò un anno e mezzo nel suo giardino, coprendo 3815 km. Ne nasce una serie di acquerelli densi di significati simbolici che ripercorrono idealmente il viaggio dall’isola alla Terrasanta. 

“Mori, amori e follia. Intreccio di pupi e colori” - Cefalù

Fino al 22 agosto al Museo Mandralisca di Cefalù, sono esposti i dipinti di Rosalba Cannavò, in arte Rori, realizzati in occasione della rassegna “Mori, amori e follia. Intreccio di pupi e colori”, all’interno della quale trova spazio anche la mostra dei Pupi saraceni di Angelo Sicilia e Giuseppe Quolantoni. Le tele offrono un turbinio di colori, che si amalgama alle chiome e alle armature sfavillanti dei mori e dei paladini.

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