Confermata la partenza per la Sicilia, nella giornata di oggi, di squadre provenienti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano. Inoltre, con il raddoppio dei turni di servizio, sono 806 i vigili del fuoco impegnati
A seguito della richiesta avanzata dalla Regione Siciliana, Nello Musumeci, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato ieri sera il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di protezione civile. Lo fa sapere la Protezione civile. Il Dipartimento è dunque al lavoro per coordinare l'invio di volontari, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali, che opereranno a supporto delle attività di spegnimento dei roghi. (LA FOTOGRAFIA DELLA NASA - GLI INCENDI)
La riunione
Questa mattina, informa ancora la Protezione civile, si è svolta una riunione di aggiornamento durante la quale è stata confermata la partenza per la Sicilia, nella giornata di oggi, di squadre provenienti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano.
Trentatre squadre di volontari
Secondo quanto si legge in una nota della Presidenza della Regione siciliana, sono trentatre le squadre di volontari di Protezione civile provenienti dal Nord Italia che daranno una mano per contrastare l'eccezionale ondata di incendi in Sicilia. Il loro arrivo è previsto per domani e viaggiano sui mezzi dotati di sistemi di spegnimento. "L'iniziativa del governatore - spiega la nota - si è resa necessaria di fronte all'aggravarsi del rischio di incendi, dovuto all'eccezionale situazione meteoclimatica con temperature torride che interessa tutta la Sicilia e che potrebbe protrarsi per oltre una settimana".
Musumeci: “Affrontiamo dura prova con determinazione”
“Ringrazio tanto il premier quanto l'ingegnere Fabrizio Curcio e un ideale abbraccio va alle donne e agli uomini impegnati in prima linea. Domattina terremo un vertice regionale per fare il punto della situazione. Sono giornate difficili, che ci vedono mobilitati su più fronti: fuochi, cenere vulcanica e pandemia", ha detto Musumeci. "Ancora una dura prova, che affrontiamo con ferma determinazione – ha aggiunto – Provo invece tanta pena per i soliti sciacalli politici, usciti allo scoperto, come sanno fare nei momenti di difficoltà. Godono in questi giorni, come godevano nella fase acuta della pandemia, nella vana e cinica speranza di guadagnare briciole di consenso. Quanta tristezza".
Impegnati 806 pompieri
Con il raddoppio dei turni di servizio, sono 806 i vigili del fuoco impegnati oggi in Sicilia per fronteggiare l'emergenza: 119 squadre in tutto che operano con 212 mezzi antincendio. Effettuati nelle ultime 12 ore - informa il corpo - 232 interventi per incendi, 76 quelli in atto alle ore 11.
L'incendio nell'Ennese
Bruciano da tre giorni i boschi da Valguarnera a Piazza Armerina. L'incendio ha un fronte vasto ed è a pochi chilometri dal centro abitato di Aidone. Tanti i mezzi a presidio delle masserie, una delle quali ieri è stata fatta sgomberare, animali compresi. Sul posto un Canadair, e se ne attende un altro, e un elicottero. Difficile l'intervento da terra. A Enna le fiamme minacciano abitazioni e una sede dell'università Kore che ospita la facoltà di Ingegneria, alcuni impianti e la palestra di Scienze motorie. Il rogo è alimentato dal vento caldo che soffia sulla città e la presenza di sterpaglie. L'ateneo ha consegnato ai vigili del fuoco i telecomandi dei cancelli della struttura per permettere loro di potere intervenire.
A Palermo incendiati anche i rifiuti
Oltre alla bonifica e allo spegnimento di incendi le squadre dei vigili del fuoco durante la notte sono dovute intervenire in diversi quartieri di Palermo per spegnere i roghi di rifiuti. I il rallentamento della raccolta della spazzatura ha infatti provocato la formazione di numerose discariche a cielo aperto alle quali è stato poi dato fuoco. Gli interventi soprattutto nella zona del quartiere Zen e Borgo Nuovo. In alcune parti della città si tratta di una vera emergenza sanitaria visto soprattutto le alte temperature e i rifiuti abbandonati per strada sono esposti al caldo.
Da tre giorni fiamme nel Parco delle Madonie
Da tre giorni vari fronti di fuoco tengono impegnati i vigili del fuoco e le squadre della Protezione civile in diversi paesi delle Madonie. Gli incendi hanno attaccato soprattutto le aree boschive del parco: da Polizzi Generosa a Collesano, da Petralia Soprana a Castelbuono. Le fiamme sono arrivate anche nella zona montuosa in cui si trova l'anfiteatro naturale della Quacella, che si estende a semicerchio da monte Mufara a monte Quacella.
Chiuso tratto di strada a Belpasso
A causa di un incendio lungo i versanti ai margini della strada, nel pomeriggio è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni la statale 417 di Caltagirone, nei pressi del chilometro 60 a Belpasso, in provincia di Catania. Sono presenti vigili del fuoco e forze dell'ordine, oltre alle squadre di Anas. Chiusa temporaneamente al traffico, in direzione Trapani, anche la strada A29 direzione "Alcamo - Trapani", tra il km 6,400 ed il km 6,000 a Calatafimi, in provincia di Trapani. Il traffico al momento viene deviato.
Roghi minacciano aziende e un motel nel Palermitano
A Palermo e provincia, con la temperatura che ha toccato i 40 gradi, le squadre dei vigili del fuoco e della forestale sono impegnati su una ventina di fronti: a Camporeale, a Corleone dove sono minacciate alcune aziende agricole, a Valledolmo dove le fiamme stanno creando non poche apprensioni ai residenti di alcune abitazioni, a Castronovo di Sicilia nei pressi di un motel, a Trabia, Belmonte Mezzagno e Villafrati nella zona della statale Palermo-Agrigento.
Data ultima modifica