L'incidente è avvenuto ieri nel parco comunale Sofia, in via Aldo Moro. Controlli sono in corso per risalire a chi spetta la manutenzione del campo, l'agibilità del campo e il controllo della struttura
Un bambino di 12 anni è morto dopo che gli è caduta in testa la porta del campetto di calcio dove stava giocando con alcuni coetanei. L'incidente è avvenuto ieri nel parco comunale Sofia, in via Aldo Moro a Carini (Palermo). Il ragazzino è morto sul colpo. Sul posto, oltre a familiari e amici, i soccorritori del 118 e i carabinieri, che indagano sulla vicenda per ricostruire la dinamica del tragico incidente.
"Non si può morire così - ha scritto il fratello Daniele su Facebook - Mio fratello era andato al parco per giocare a pallone e adesso non c'è più...".
La vicenda
Secondo una prima ricostruzione il bambino di 12 anni avrebbe scavalcato il cancello insieme ad altri compagni e avrebbe iniziato a giocare. Durante la partita si sarebbe forse aggrappato alla porta che lo ha travolto provocandogli un grave trauma cranico.
Le indagini
Si sta cercando di ricostruire quanto avvenuto anche con il racconto dei compagni di gioco. I carabinieri hanno sequestrato il campetto sportivo. Fino a tarda sera militari hanno eseguito accertamenti: sono stati verificati gli ancoraggi delle porte che sarebbero apparsi non del tutto sicuri. Controlli sono in corso per risalire a chi spetta la manutenzione del campo, l'agibilità del campo e il controllo della struttura. Le indagini sono coordinate dalla Procura che, dopo l'ispezione sul corpo del bambino da parte del medico legale, ha disposto la restituzione della salma alla famiglia.
Le parole del sindaco Giovi Monteleone
"Il dolore per quanto successo è molto profondo per la disgrazia e la perdita di una giovane vita, ma anche perché il Parco di Sofia l'abbiamo fortemente voluto creare come simbolo di riscatto di un'intera città", commenta il sindaco di Carini, Giovi Monteleone. "Quel parco sorge dove prima c'era una discarica e serve proprio per i giochi di bambini e i ragazzi di quella zona periferica di Carini - aggiunge il sindaco - Ma abbiamo anche sempre saputo che la gestione di impianti di questo genere è complicata e per questo ho sempre dato le disposizioni agli uffici affinché fosse vigilato e gestito a dovere e secondo le norme previste". "Ogni mattina - precisa Monteleone - il parco è presidiato da una unità comunale, ma non all'ora in cui è successa la disgrazia, nel tardo pomeriggio. Inoltre il parco è dotato di un sistema di video sorveglianza, per prevenire vandalismi o utilizzi inappropriati. Il parco a quell'ora era chiuso, ma la recinzione risulta divelta e i ragazzini vanno a giocare. Ci affidiamo alle forze di polizia giudiziaria - conclude il sindaco di Carini - per l'accertamento di tutte le responsabilità di quanto accaduto e l'amministrazione resta a disposizione della famiglia per qualunque esigenza. Tutti ci rendiamo conto che niente può lenire il loro dolore, che questa disgrazia serva almeno per Carini. Proclameremo il lutto cittadino".