Ingegnere italiano rapito ad Haiti, sospetti su gang locale

Sicilia
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Il 74enne è stato assessore ai Lavori pubblici alla Provincia di Catania nella giunta guidata da Nello Musumeci, attuale presidente della regione Sicilia, e poi mobility manager dello stesso Ente

Si sospetta il coinvolgimento della nota gang '400 Mawozo' di Haiti nel caso di Giovanni 'Vanni' Calì, ingegnere di 74 anni rapito in una località chiamata Croix des Bouquets. L'uomo lavorava alla costruzione di una strada per conto della ditta di costruzioni Bonifica Spa, con sede a Roma. Il sequestro da parte della gang, in passato ritenuta responsabile di numerosi rapimenti, sarebbe da ricondurre a scopi estorsivi, secondo quanto è trapelato. L'Unità di Crisi della Farnesina sta seguendo il caso in raccordo con le altre competenti articolazioni dello Stato, con l'ambasciata italiana a Panama e con il console onorario sul posto.

È stato assessore ai Lavori pubblici alla Provincia di Catania

Secondo quanto riferisce il sito lasicilia.it, Calì è stato assessore ai Lavori pubblici alla Provincia di Catania (dal 1995) nella giunta guidata da Nello Musumeci, attuale presidente della regione Sicilia, e poi mobility manager dello stesso Ente. Apprezzato ingegnere, è stato anche sub commissario per l'emergenza cenere lavica durante la violenta eruzione dell'Etna del 2002. Laureato a Catania, Calì si è poi specializzato al Politecnico di Torino. Ha alternato ruoli professionali in aziende (è stato dirigente della Cogei e capo missione in Togo per la Staim) a incarichi dirigenziali. Dopo l'assessorato è rimasto come esperto e consulente tecnico anche col successore Giuseppe Castiglione. Alla Provincia l'ingegnere è stato dirigente (Pianificazione territoriale, Protezione civile e Trasporti) per un decennio, fino al 2011. Prima di tornare in campo da "professionista imprenditore", come amava definirsi, in una società di costruzioni specializzata in lavori all'estero.

Musumeci: "Spero in una soluzione rapida e serena"

"Spero in una soluzione rapida e serena per tutti, soprattutto per lui, per la sua famiglia e per i suoi amici", spiega il governatore della Sicilia, Nello Musumeci. Negli anni in cui è stato nella giunta della Provincia di Catania "è stato - ricorda Musumeci - un grande assessore e un ottimo dirigente. Ha studiato a Catania e si è perfezionato al Politecnico di Torino, un professionista di altissimo livello, che si è formato lavorando nelle più grandi imprese di livello internazionale. Sono vicino alla sua famiglia - conclude il governatore - e spero con tutto il cuore che si arrivi a una soluzione serena per tutti e in tempi rapidi".

Sindaco di Catania: "Episodio che lascia sgomenti"

"Conosco da parecchi anni Vanni Calì, il suo signorile tratto umano e la grande competenza professionale - afferma il sindaco di Catania, Salvo Pogliese -. Quello di cui è vittima è un episodio che lascia sgomenti per cui auspichiamo una rapida soluzione, affinché il professionista, molto noto a Catania, possa presto riabbracciare i suoi familiari comprensibilmente angosciati e rasserenare i tanti suoi amici, preoccupati da questa incresciosa vicenda".

L'ambasciatore italiano a Panama: "Ad Haiti esplosione di rapimenti"

Il rapimento, ha raccontato ieri l'ambasciatore italiano a Panama Massimo Ambrosetti, contattato telefonicamente dall'Ansa, è avvenuto quando i due stavano effettuando dei rilievi in un'area di intervento del progetto. "Haiti sta vivendo un'esplosione di rapimenti ed una condizione di insicurezza che condiziona tutta la popolazione", ha osservato l'ambasciatore Ambrosetti, per il quale la tipologia di questo sequestro è senz'altro la stessa di quella vista nei casi già avvenuti, ossia a scopo di estorsione.

L'aumento di casi negli ultimi anni

I rapimenti ad Haiti non sono rari: 243 nel solo 2020, rispetto ai 78 dell'anno precedente. Ad aprile, sono state rapite dieci persone ed è stato chiesto un riscatto pari ad un milione di dollari. Walter Nanni di Caritas aveva lanciato l'allarme: "Il fenomeno dell'insicurezza e della violenza sta aumentando moltissimo". Il Paese caraibico sta attraversando una grave crisi economica: questi ultimi 15 anni sono stati caratterizzati da uragani, terremoti ed epidemie ed è nata un’emergenza umanitaria. Da ricordare il terremoto del 12 gennaio 2010 che provocò almeno 200mila morti, una cifra che secondo alcune stime si aggira addirittura intorno al mezzo milione di persone. Fra i casi più recenti e clamorosi di rapimenti c'è il sequestro dell'11 aprile di sette religiosi cattolici, tutti prelevati a forza da un albergo della capitale Port-au-Prince, proprio dalla gang '400 Mawozo': tre preti e una suora haitiani, un sacerdote e una suora francesi, per i quali è stato chiesto il pagamento di un milione di dollari.

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