La nave probabilmente poi si allontanerà dalla banchina per completare le procedure di sbarco nella giornata di domani. L'Ong ha rilevato che lo sbarco "è accompagnato da commenti razzisti delle autorità locali". Il sindaco: "A Pozzallo non è stato un episodio di razzismo"
I 414 migranti a bordo della nave Sea Eye 4, tra i quali ci sono 150 minori, non verranno fatti sbarcare a Pozzallo tutti nella giornata di oggi. Dopo i controlli medici a bordo a opera della sanità marittima dell'Usmaf, e la 'libera pratica', i minori non accompagnati e i soggetti con fragilità verranno fatti scendere subito dalla nave. In banchina effettueranno il tampone rapido anticovid. Dopo le procedure di identificazione all'hotspot, i migranti verranno indirizzati al centro Don Pietro di contrada Cifali a Ragusa.
Applauso liberatorio
Un applauso liberatorio da parte dei migranti ha accolto il "serpentone" allestito dall'Usmaff per dare il via alle operazioni dei controlli medici a bordo ad opera della sanità marittima. Si mostrano sorridenti, alcuni senza mascherina, in un'attesa composta, sorvegliati dalle forze dell'ordine in banchina e in mare a bordo di gommoni e imbarcazioni della Guardia costiera e Guardia di finanza.
L'Ong tedesca: “Commenti razzisti delle autorità locali"
Lo sbarco, rileva poi Sea Eye, "è accompagnato da commenti razzisti delle autorità locali" e Ribbeck sottolinea che "qui non vengono prese misure proporzionate e umane. I tamponi nasali sono stati ottenuti da un bambino di 8 mesi e da bambini piccoli mentre piangevano". La ong ricorda che l'equipaggio aveva già chiesto un porto sicuro lunedì scorso, ma "le autorità italiane hanno reagito solo due giorni dopo e assegnato a Sea Eye Pozzallo, quando la nave era dall'altra parte dell'isola, di fronte al porto di Palermo". "A causa della scelta del porto di sbarco di Pozzallo - sostiene Gorden Isler, presidente della ong tedesca - un gran numero di persone ha dovuto dormire altre due notti sui pavimenti in acciaio della Sea Eye 4. Gli stati dell'Ue brutalizzano sempre di più coloro che cercano protezione e molestano coloro che vogliono aiutarli". "Ora che ai profughi è stato permesso di scendere a terra - afferma Christine Winkelmann di German Doctors, associazione che accompagna la missione della ong - ci appelliamo alle autorità italiane perché diano loro accesso a ulteriori cure mediche e psicologiche. Questo è essenziale perché molti uomini, donne e bambini sono traumatizzati e la loro salute è gravemente danneggiata".
Jan Ribbeck, capo missione a bordo della Sea Eye 4, sui tamponi nasali a cui sono stati sottoposti i minori sbarcati oggi a Pozzallo ha dichiarato: "Come medico, non riesco a capire come si fa a trattare i bambini piccoli in questo modo. Inoltre, non ha senso dal punto di vista medico forzare tali test sui bambini in così giovane età".
Sindaco: "A Pozzallo non è stato episodio di razzismo"
"Gli idioti ci sono dappertutto, magari ci sarà stato un caso frainteso, ma quello che è successo, se è successo, a Pozzallo non è stato un episodio di razzismo. Qui c'è una macchina umanitaria collaudata, che funziona perfettamente su tutti i fronti, soprattutto quello umanitario. Qui c'è grande sensibilità, solidarietà, serenità e umanità". Così il sindaco Roberto Ammatuna all'Ansa. Sui tamponi fatti ai bambini piccoli di pochi mesi, il sindaco, che era presente durante le operazioni, ha confermato che "è la norma che viene applicata".
Tre donne incinte, una è stata trasportata in ospedale
Spossate e provate, tre donne incinte sono state subito sbarcate e asistite. Una delle tre ha riferito ai sanitari - che ha ringraziato per l'assistenza - di essere all'ottavo mese di gravidanza. La donna è stata trasportata all'ospedale Maggiore di Modica. Le altre due sono ancora in banchina dove hanno ricevuto le prime cure.
Domani saranno completate le procedure di sbarco
La nave probabilmente poi si allontanerà dalla banchina per completare le procedure di sbarco nella giornata di domani. La nave della Ong aveva ottenuto l'autorizzazione allo sbarco in un porto sicuro mercoledì scorso, in seguito all'evacuazione per motivi sanitari di un giovane avvenuta con una motovedetta della Capitaneria di porto al largo di Palermo. Prima di approdare nel Ragusano, l'imbarcazione ha dovuto fare il giro della Sicilia: inizialmente si era infatti diretta verso il porto di Palermo per poi fare rotta verso est lungo la costa jonica dopo aver ottenuto dalle autorità italiane un porto sicuro che era stato invece negato da quelle maltesi.