Migranti, 270 persone all'hotspot di Lampedusa

Sicilia

"La sensazione è che nell'ultimo periodo sia cambiata nuovamente la rotta migratoria - sottolinea il sindaco Totò Martello -. A Lampedusa più che barchini di tunisini stanno arrivando barconi carichi di migranti provenienti dalle coste libiche". Nuovo naufragio al largo della Libia

Nell'hotspot di Lampedusa al momento sono presenti 270 persone, mentre questa mattina 190 migranti sono stati imbarcati sul traghetto e trasferiti a Porto Empedocle. Nella giornata di ieri altre 274 erano state portate sulla nave quarantena Allegra, in rada nell'isola, e i migranti a bordo di quattro barconi intercettati al largo di Lampedusa, sono stati soccorsi dalle navi delle Ong. Dalla sera di venerdì scorso, sono stati sei gli sbarchi a Lampedusa, arrivando a un picco di 723 persone presenti nell'hotspot. 

Il sindaco di Lampedusa: "Rischio arrivi in massa da Libia"

"La sensazione è che nell'ultimo periodo sia cambiata nuovamente la rotta migratoria - sottolinea il sindaco di Lampedusa, Totò Martello -. A Lampedusa più che barchini di tunisini stanno arrivando barconi carichi di migranti provenienti dalle coste libiche. Siamo preoccupati, con la stagione estiva temiamo arrivi in massa. Al premier Draghi dico: ti ricordo che Lampedusa è la frontiera d'Europa", l'appello del primo cittadino.

Sulla questione è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini. "E' inaccettabile, abbiamo scritto al presidente Draghi e ai ministeri della Salute e degli Interni: oltre a controllare chi arriva in aereo dai Paesi a rischio, fra Covid e varianti, è doveroso anche bloccare barchini e barconi per rispetto degli Italiani, dei loro sacrifici, della loro salute, della loro sicurezza". 

Nuovo naufragio al largo della Libia

Intanto un nuovo naufragio è avvenuto al largo della Libia. Come riferisce l'Oim Libia, "Almeno 11migranti sono annegati questa mattina quando un gommone si è capovolto al largo della costa di Zawya, mentre 12 sopravvissuti sono stati salvati dalla guardia costiera. La continua perdita di vite umane richiede un urgente cambiamento di approccio alla situazione in Libia e nel Mediterraneo centrale".

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