Il reperto è stato coniato dalla zecca di Panormos, di cui riporta sul diritto la legenda, e si può datare a un momento successivo alla I guerra punica, quando la Sicilia diventò provincia romana (post 241 a.C.)
Una moneta romana in bronzo con la testa di Athena o Ares rivolta a destra sul diritto e una Triscele con la gorgone e spighe di grano tra ogni gamba, al rovescio, è stata ritrovata nel corso degli scavi per il raddoppio ferroviario Palermo-Catania, nella tratta Caltanissetta -Xirbi-Lercara , in uno degli ambienti della residenza romana del I secolo d.C. recentemente portata in luce negli scavi che stanno interessando il territorio di Vallelunga Pratameno.
Il ritrovamento
Il reperto è stato coniato dalla zecca di Panormos, di cui riporta sul diritto la legenda, e si può datare a un momento successivo alla I guerra punica, quando la Sicilia diventò provincia romana (post 241 a.C.). "Gli scavi in corso a Vallelunga Pratameno - dice l'assessore dei Beni culturali Alberto Samonà - continuano a riservarci interessantissime sorprese che confermano l'alto valore storico e archeologico della villa appena scoperta. La rara moneta ritrovata che per gli archeologi ha un alto valore di testimonianza storica, ci dà solo l'idea di quello che questo sito potrà regalarci. La residenza rurale, per la vastità della tenuta, che è stata stimata in sei ettari e per la ricchezza che mostrano le parti edificate, si può considerare, infatti, al pari di un'azienda agricola dei nostri giorni, posta in un contesto ambientale e paesaggistico per molti aspetti rimasto immutato".