Un allevatore è stato denunciato per ricettazione e macellazione clandestina, che prevede la pena dell'arresto da sei mesi a un anno e l'ammenda fino a 150mila euro
Nel corso di due distinti interventi, la Guardia di finanza ha sequestrato a Mongiuffi Melia, nel Messinese, un mattatoio clandestino, sprovvisto di qualsiasi autorizzazione, e un allevamento di suini, ovini e caprini, autorizzato solo in parte, entrambi privi di qualsiasi documentazione sanitaria. Il titolare della prima attività procedeva all'uccisione degli animali con strumenti non regolari, provocandogli gravi sofferenze con inaudita crudeltà, e conservava le carni macellate in celle frigorifere sprovviste dei requisiti minimi richiesti. Una vera e propria fattoria lager, commentano le fiamme gialle.
Le vicende
Le attrezzature utilizzate per l'attività di abbattimento del bestiame, tra cui coltelli a lama lunga e mazze di ferro del peso di svariati chilogrammi, nonché la cella frigorifera, sono stati sottoposti a sequestro, come i 58 capi di bestiame ancora vivi, tra suini, ovini e polli, tutti pronti per la macellazione, tuttavia privi di qualsiasi indicazione sulla provenienza, nonché dell'apposita documentazione sanitaria. L'allevatore è stato denunciato per ricettazione e macellazione clandestina, che prevede la pena dell'arresto da sei mesi a un anno, ovvero l'ammenda fino a 150mila euro. I capi di bestiame macellati sono stati distrutti mediante incenerimento su disposizione della Procura di Messina.
Il secondo controllo
Nel corso del secondo controllo, invece, la guardia di finanza e i funzionari dell'Asp hanno rilevato la presenza maiali privi di indicazione sulla provenienza e la tracciabilità, nonché innumerevoli altri animali, tra ovini e caprini, ancora non sottoposti alla profilassi prescritta dalla normativa sanitaria. Sequestrati i 12 suini privi di marchio auricolare identificativo e i 166 animali privi di profilassi. Anche in questo caso, l'allevatore è stato denunciato per ricettazione, nonché sanzionato amministrativamente per la mancata osservanza delle disposizioni sanitarie vigenti.