L'uomo è ritenuto vicino alla criminalità organizzata dei Nebrodi ed è accusato, in concorso con altri, dell'indebita percezione di finanziamenti pubblici e prestazioni assistenziali e previdenziali
Un imprenditore agricolo, L.D. di 58 anni, è stato messo ai domiciliari a Messina dalla Guardia di Finanza. L'uomo è ritenuto vicino alla criminalità organizzata dei Nebrodi ed è accusato, in concorso con altri, dell'indebita percezione di finanziamenti pubblici e prestazioni assistenziali e previdenziali riconducibili al cosiddetto "falso bracciantato agricolo", ed innumerevoli ipotesi di falso.
Le indagini
Il provvedimento è la prosecuzione dell'operazione 'Ladybug', dal nome della principale società coinvolta, condotta dalle Fiamme Gialle di Patti nello scoro dicembre quando erano stati denunciati centinaia di lavoratori che avevano indebitamente conseguito le indennità assistenziali e previdenziali destinate al settore agricolo, con la fuoriuscita dalla casse dell'Inps di oltre 550 mila euro.
L'arresto del 58enne è scattato dopo le dichiarazioni rese da due collaboratori di giustizia, secondo cui l'arrestato si sarebbe rivolto ad uno di loro per recuperare manovalanza da impiegare quali fittizi braccianti agricoli su terreni di sua proprietà. Tra i falsi braccianti anche lo stesso collaboratore di giustizia e la moglie.