Mafia nigeriana a Palermo: 11 ordinanze di custodia cautelare

Sicilia
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Otto persone sono state arrestate, tre risultano ricercate: sono accusate di associazione di tipo mafioso, lesioni gravi, sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti

La polizia, nel corso dell'operazione "Showdown" contro la mafia nigeriana a Palermo, questa mattina ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di undici persone: otto sono state arrestate, tre risultano ricercate. Sono accusate di associazione di tipo mafioso, lesioni gravi, sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Palermo, su richiesta del gruppo di magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca.

L'operazione

Gli agenti hanno accertato, nel corso dell'operazione, l'esistenza a Palermo dell'associazione mafiosa "Viking" e anche la presenza di numerose case di prostituzione nel centro storico di Palermo, "connection house" e di stranieri dediti allo spaccio "al dettaglio" sulla piazza del capoluogo di sostanze stupefacenti del tipo "cocaina" ed "eroina". Già in passato gli agenti della squadra mobile avevano arrestato componenti della mafia nigeriana con le operazioni "Black Axe", "No Fly Zone", "Disconnection Zone" e "Sister White". La mafia nigeriana aveva come base il mercato di Ballarò a Palermo.

Gli arrestati

Tra gli arrestati c'è P.C, accusato di essere il capo dell'organizzazione. Insieme a lui sono stati bloccati G.O. O, detto "Okwele", e F.D. detto " Skorò", che gestiva un locale di ristorazione, nel cuore del quartiere rionale dove gli agenti della squadra mobile, un nigeriano sarebbe stato aggredito da tre membri dell'organizzazione: l'uomo era colpevole di non essersi voluto affiliare. 

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