Covid, troppi contagi: Messina dichiarata zona rossa. Video

Sicilia

In vigore l'ordinanza emessa dal presidente della Regione che prevede una zona rossa 'soft' come nelle festività natalizie. Nel fine settimana, invece, scatteranno le restrizioni emanate dal sindaco che faranno tornare la città indietro di 10 mesi

In Sicilia continua a preoccupare l'aumento dei contagi da Covid-19 e Messina è già stata dichiarata zona rossa. Al momento è in vigore l'ordinanza emessa dal presidente della Regione, Nello Musumeci, che prevede una zona rossa 'soft' come nelle festività natalizie. Nel fine settimana, invece, scatteranno le restrizioni emanate dal sindaco di Messina, Cateno De Luca, che farà tornare la città indietro di 10 mesi: tutto chiuso tranne i negozi di prima necessità, si potrà continuare a traghettare da e per la Calabria, ma per comprovate esigenze e sottoponendosi al tampone quando necessario. L'ordinanza del presidente della Regione, che riguarda anche i comuni di Ramacca e Castel di Iudica, resterà in vigore fino a domenica 31 gennaio. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

L'assessore regionale Razza: “La crescita del contagio preoccupa”

“La crescita del contagio nella città di Messina preoccupa e, per questo motivo, da oggi è in vigore l'ordinanza del presidente Musumeci che aumenta le restrizioni e pone ai massimi livelli l'attenzione per arginare la diffusione della pandemia tra i cittadini messinesi”, ha detto l'assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza.

La città in zona rossa

La città appare cambiata con l'entrata in vigore della zona rossa: nelle ore di punta, l'intensità del traffico è notevolmente diminuita rispetto ai giorni precedenti. Per le strade ci sono poche persone, chi esce lo fa per recarsi al lavoro oppure per andare fare la spesa. Le uniche file si trovano soltanto di fronte agli uffici postali, alle banche e alle farmacie. Per il resto le strade cittadine si stanno lentamente svuotando. In giro , oltre a polizia, carabinieri e vigili urbani con posti di blocco, c'è anche l'esercito con pattuglie di militari a piedi nei pressi del centro storico. I controlli avvengono anche con l'uso dei droni. Presidi di forze dell'ordine anche ai porti e alle stazioni. Quasi deserto il centro storico e la piazza del Duomo. Pochissime persone anche in centro e alle fermate degli autobus. La città dello Stretto vede il ripetersi di una situazione che si era già vissuta nel precedente lockdown di marzo e che aveva inciso profondamente sulle attività commerciali cittadine. Ingressi sbarrati anche per ville e parchi. Nelle strade dello shopping, lungo il viale San Martino e Piazza Cairoli, le serrande dei negozi sono tutte chiuse. Nelle vetrine ci sono ancora i cartelli con le offerte per i saldi che erano appena cominciati. Un'atmosfera desolante resa ancora più triste dal fatto che i negozi chiusi si aggiungono a quelli che già prima della pandemia avevano abbassato la serranda a causa della crisi economica e che però non avevano più aperto.

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