Catania, falso testamento per evitare di pagare Erario: tre indagati

Sicilia
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Disposto il sequestro cautelare di sei appartamenti a Catania, a garanzia dell'assolvimento dei debiti tributari

Avrebbero falsificato un testamento olografo, reso pubblico a un anno e mezza dal decesso di un noto professionista, P.T., con il quale il suo intero patrimonio è stato devoluto, direttamente e per intero, ai nipoti. Inoltre, la moglie e i figli avrebbero formalmente rinunciato all'eredità in modo da evitare che l'amministrazione finanziaria potesse sostituirsi a loro e richiedere il reintegro della "quota di legittima".

Le indagini

Questa è l'accusa contestata dalla Procura di Catania, su indagini della guardia di finanza, alla moglie N.M., e ai due figli del deceduto, A.T. e I.T.. I tre sono indagati per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Disposto il sequestro cautelare di sei appartamenti a Catania, a garanzia dell'assolvimento dei debiti tributari.

Gli accertamenti

Dagli accertamenti sarebbe emerso un debito tributario in capo ai soci dello studio da 19 milioni di euro, comprensivo di maggiori imposte dovute, sanzioni e interessi. Secondo la tesi della Procura, le ulteriori indagini, con riscontri dell'Agenzia delle entrate di Catania, hanno permesso di evidenziare che a seguito del decesso, avvenuto nel 2014, di Paolo Torrisi, già socio dello studio, la moglie e i due figli sono entrati in possesso di un importante patrimonio immobiliare, costituito da sei appartamenti in città, che "costituiscono garanzia patrimoniale a favore dell'Erario per il pagamento del rilevante debito tributario" che, secondo l'accusa, i tre indagati avrebbero tentato di "eludere" con "un articolato sistema di frode".

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