Grazie all'intervento della polizia e di un'ambulanza il piccolo è stato portato in ospedale e posto subito in terapia intensiva. L'uomo è agli arresti domiciliari
Individuato il padre del neonato avvolto in una coperta e abbondonato il 4 novembre in una busta della spesa lasciata in un bidone della spazzatura a Ragusa. Si tratta dello stesso uomo che ha finto di trovarlo e ha chiamato la sala operativa della Questura. I poliziotti avevano soccorso il neonato abbandonato dentro un sacchetto di plastica.
Le indagini
Lo ha chiarito la polizia di Stato dopo le indagini. Gli investigatori hanno ascoltato l'uomo che aveva trovato il bimbo che affermava di aver notato, dinanzi la sua macelleria, un sacchetto di plastica e di essersi avvicinato per rimuoverlo credendo che contenesse spazzatura ma udendo dei gemiti aveva poi scoperto il neonato. L'uomo avrebbe chiesto aiuto a un'amica che, arrivata sul luogo del ritrovamento, decise insieme a lui di avvisare le forze dell'ordine. I poliziotti, hanno continuato le indagini ed è emerso che il macellaio, legato sentimentalmente a una donna di 41 anni, la sera del 4 novembre scorso, è stato chiamato da lei, a Modica, e ha scoperto che la compagna aveva appena partorito. La donna - dicono gli investigatori - aveva chiesto all'uomo di lasciare il bambino in ospedale, lui invece decise di metterlo in un sacchetto di plastica e trasportarlo fino a Ragusa, inscenando il ritrovamento. Grazie all'intervento della polizia e di un'ambulanza il piccolo è stato portato in ospedale e posto subito in terapia intensiva. L'uomo è agli arresti domiciliari ed è indagato per abbandono di minore.
L'affidamento
Due settimane fa, il bimbo è stato affidato a una famiglia per un anno, in attesa di una possibile adozione. Subito dopo l'arrivo del piccolo, si era scatenata una gara di solidarietà e numerosi doni sono arrivati in ospedale. Sono stati consegnati tutti al tutore e, di conseguenza, alla nuova famiglia. A Ragusa, è stato anche aperto un conto corrente intestato al piccolo: il bambino potrà utilizzarlo solo dopo il compimento dei 18 anni. Il neonato avrebbe potuto essere affidato in maniera diversa, senza nessun rischio per la sua vita: a Vittoria esiste una "cullina per la vita", un luogo dove è possibile lasciare i neonati senza essere visti e riconosciuti realizzato nel 2016 dal Rotary Club locale in un edificio limitrofo all'ospedale Guzzardi. La "cullina" è collegata a un appartamento in uso alle suore del Sacro Cuore che in caso di abbandono di un bimbo possono essere avvisate con una suoneria. Analogo allarme scatta anche nel reparto di pediatria dell'ospedale.
Il legale
"Non c'è stato nessun abbandono di minore. Confermo l'arresto e l'esistenza di una delicata indagine, ma vorrei specificare che l'intervento della polizia e di un'ambulanza sui luoghi del presunto ritrovamento del minore non sono stati casuali, né frutto di indagine. È stato infatti lo stesso indagato, in compagnia di un'amica, a chiamare le forze dell'ordine perché il neonato venisse trasportato al più presto in ospedale e lì, legittimamente, affidato alle cure dei sanitari ed a un'adozione, come previsto dalla legge". Lo dice l'avvocato Michele Sbezzi, difensore dell'uomo arrestato dalla polizia.
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