Così è intervenuto personale medico del 118 chiamato da una signora, e ha trasferito il piccolo in ospedale. Il piccolo sta bene e si trova in terapia intensiva neonatale al "Giovanni Paolo II"
Un bambino appena nato gettato nella spazzatura, con il cordone ombelicale ancora attaccato. L'episodio è accaduto a Ragusa, in via Saragat, zona Pianetti (non lontano dalla chiesa del Preziosissimo Sangue) intorno alle 22 di ieri. Il piccolo sta bene e si trova in terapia intensiva neonatale all'ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa a scopo precauzionale. I medici e gli infermieri hanno deciso di chiamarlo Vittorio Fortunato.
Il ritrovamento
Una persona ha sentito dei lamenti provenire da bidone per la raccolta della spazzatura 'porta a porta'. Una volta avvicinatasi, ha percepito che i lamenti provenivano in particolare da un sacchetto di plastica dentro il quale si aspettava di trovare un cucciolo. Ma era un neonato, avvolto in una copertina e poi messo dentro il sacchetto. Così è intervenuto personale medico del 118 chiamato da una signora, e ha trasferito il piccolo in ospedale.
Le indagini
Le indagini sono condotte dalla polizia. Non è escluso che il parto sia avvenuto altrove e che il neonato sia stato portato in una zona diversa per sviare le indagini. il fascicolo sarà trasmesso al Tribunale dei Minori, cui spetterà prendersi cura del bambino. La polizia ha effettuato alcuni sopralluoghi nella zona del ritrovamento alla ricerca di elementi utili che possano permettere di risalire alla mamma del bambino.
Il sindaco: "Città ha risposto con venti richieste di adozione"
"Alla notizia agghiacciante del ritrovamento da parte di un passante del neonato abbandonato - ha detto il sindaco, Giuseppe Cassì - Ragusa ha risposto con la solidarietà che ci contraddistingue e già circa 20 famiglie hanno contattato i nostri servizi sociali in mattinata per chiedere l'affido del minore. I nostri servizi sociali attendono le indicazioni del Tribunale dei minori, che lo ha preso in carico. Quando sarà dimesso dall'ospedale - ha aggiunto il primo cittadino -, su indicazione del Tribunale dei minori, potrà essere accolto in una struttura protetta oppure potranno essere direttamente avviate le procedure di affidamento o di adozione".