Compravendita per cittadinanza a brasiliani: arresti a Catania

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La polizia sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un comitato d’affari a carattere transnazionale: tra i destinatati anche dipendenti infedeli del municipio

La polizia di Catania ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un comitato d'affari, a carattere transnazionale, che, secondo l'accusa, gestiva la compravendita della cittadinanza italiana, col sistema del cosiddetto 'iure sanguinis', in favore di brasiliani.

Gli arresti

La squadra mobile ha posto otto persone agli arresti domiciliari, compresi quattro dipendenti del Comune di Catania, e uno dei due organizzatori, il titolare di un'agenzia di disbrigo pratiche. L'altro è un italo-brasiliano che vive in Sudamerica, attualmente irreperibile. Notificati anche tre obblighi di firma emessi dal Gip su richiesta del procuratore Carmelo Zuccaro, dall'aggiunto Agata Santonocito e del sostituto Rosaria Molè.

I reati

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione per delinquere, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggravato dalla transnazionalità e dal fine del profitto, corruzione e falso in atto pubblico

La polizia di Catania sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un comitato d'affari, a carattere transnazionale, che, secondo
l'accusa, gestiva la compravendita della cittadinanza italiana, col sistema del cosiddetto 'iure sanguinis', in favore di brasiliani, 30 ottobre 2020. Tra i destinatari del provvedimento figurano anche dei dipendenti infedeli del Comune. L'inchiesta, denominata "Tudo incluido", si basa su indagini della squadra mobile ed è coordinata dalla Procura distrettuale etnea.
ANSA/ POLIZIA DI STATO
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L'inchiesta

L'inchiesta, denominata "Tudo incluido", si basa su indagini della squadra mobile ed è coordinata dalla Procura distrettuale etnea. Secondo l'accusa, i dipendenti del Comune di Catania indagati, con il ruolo di organizzatori, in cambio di soldi, avrebbero "costituito una sorta di vera e propria 'squadra' e, ciascuno per la propria competenza (un vigile urbano addetto ai controlli sulle residenze, un'impiegata dell'ufficio stranieri, la responsabile dell'ufficio cittadinanze ed un addetto all'archivio dello Stato civile), utilizzando a fini personali la funzione pubblica ricoperta, riusciva a controllare le pratiche 'amiche', esitandole velocemente e anche in spregio alle norme di settore". Ad accusarli anche le riprese video della consegna di soldi fatte con telecamere nascoste installate dalla polizia. Il giro d'affari stimato dalla squadra mobile è di 250mila euro, somma equivalente del sequestro beni chiesto e ottenuto dalla Procura. Sigilli sono stati posti a 4 immobili a Catania, utilizzati per ospitare i brasiliani durante il soggiorno in città.

'Tudo incluìdo'

Cinquemila euro, alloggio e cena compresi, per ottenere in poco meno di due settimane la doppia cittadinanza ed avere anche un passaporto italiano per circolare liberamente nell'area Schengen o per trasferirsi per affari negli Stati Uniti. È il pacchetto 'Tudo incluìdo' offerto a dei brasiliani che, con la complicità di dipendenti 'infedeli' del Comune di Catania, avevano la certezza del buon esito delle pratiche in tempi rapidissimi. A organizzarlo, quello che la Procura distrettuale etnea definisce un "comitato d'affari, a carattere transnazionale, operativo nel settore della compra-vendita della cittadinanza italiana attraverso il sistema del cosiddetto 'iure sanguinis', ramificato tra Brasile e Italia".

Le intercettazioni video

Quello che per la Procura è una prova dello "scambio dell'utilità incassata da dipendenti pubblici in cambio dei favori resi nell'espletamento delle loro mansioni" è ripresa dalla polizia da una telecamera nascosta nell'ufficio Cittadinanze del Comune di Catania. Nel video, realizzato dalla squadra mobile della Questura di Catania che ha indagato, un uomo dice a una donna seduta dietro a una scrivania "ho due buone notizie: una buona e l'altra antipatica. La prima è che ne sono venuti cinque, la cattiva è che rompono prima di arrivare...". La donna replica che "...è dal primo momento... all'epoca quando ha cominciato, mi ha detto 'no la pulizia deve essere fatta, la casa pulita...'" ma "il cambio della biancheria se lo fanno loro...". Nel video si vede l'uomo che prende il suo portafogli e chiede alla donna "625 euro... giusto?" prima di consegnarle qualcosa che lei posa nella sua borsa. 

Il Comune di Catania parte civile

L'amministrazione comunale si "congratula per l'operato della magistratura e della questura di Catania, per l'operazione condotta dalla polizia di Stato per fermare l'azione corruttiva finalizzata al rilascio della cittadinanza italiani a persone straniere, in spregio alle norme di legge". Il comune di Catania annuncia che "si costituirà parte civile nel processo pubblici impiegati coinvolti, anche per l'ipotizzabile grave danno perpetrato ai danni dell'Ente" nell'ambito dell'inchiesta 'Tudo incluìdo' della Procura distrettuale etnea. Il Comune sottolinea che "uno degli impiegati coinvolti era già sospeso dal servizio per un altro procedimento disciplinare, mentre altri due sono in quiescenza".

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