Di questi, 775 sono i ricoverati: 677 in regime ordinario e 98 in terapia intensiva con un incremento di tre ricoveri. Sono 11 i decessi. I guariti sono 167
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Sicilia
Sono 568 i nuovi positivi al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono così a 10945 gli attuali positivi. Di questi 775 sono i ricoverati: 677 in regime ordinario e 98 in terapia intensiva con un incremento di tre ricoveri. Anche oggi si registrano nuove vittime, sono 11 i decessi che portano il totale a 439. I guariti sono 167.
Nel mentre, a Palermo in tanti, approfittando di una giornata quasi estiva, si sono riversati nei parchi della città o a Mondello per svolgere le attività sportive.(TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
19:43 – Sindaco di Noto: “Focolaio in casa di riposo”
Ancora contagi nel Siracusano. Sono 13 le persone risultate positive in una casa di riposo per anziani a Noto, nel Siracusano. Il sindaco, Corrado Bonfanti, ha comunicato che "sono complessivamente 35 le persone positive, tra operatori ed anziani". Due sono stati ricoverati nel reparto di infettivologia dell'ospedale di Siracusa e gli altri sono asintomatici. Inoltre sono risultati positivi al Covid19 due passeggeri di una nave da crociera arrivata al Porto Grande di Siracusa. E' stato imposto il divieto di sbarco per i turisti ed anche per i componenti dell'equipaggio.
18:55 - Palermo, screening di massa drive-in in Fiera Mediterraneo
Al via a Palermo, alla Fiera del Mediterraneo, lo screening di massa drive-in. Questa mattina i rappresentanti dell'Asp e del Comune insieme al commissario Covid Renato Costa hanno effettuato un sopralluogo per poter partire già da questo giovedì con tamponi rapidi per tutti e test sierologici sui positivi. Secondo quanto si apprende, dovrebbero essere predisposti due percorsi separati ma paralleli, con ingresso dall'area bassa (lato piazza Cascino, via Montepellegrino) e uscita in alto (lato via Sadat) ma non saranno utilizzati i padiglioni e tutti i test verranno organizzati con il sistema drive-in già utilizzato da tempo in alcuni Paesi con focolai di particolare gravità per il richiamo dei positivi che sono stati in quarantena.
18:42 - Palermo, assembramenti e mascherine: 39 multati
Sono 39 le persone multate nel fine settimana dalla forze dell'ordine nel corso dei controlli disposti dalla prefettura di Palermo per il mancato rispetto dell'utilizzo dei dispositivi di protezione. Quattro sono stati multati venerdì, 19 sabato e 16 domenica. Complessivamente dall'inizio del mese sono state multate 315 persone sulle 28.006 controllate. Sul fronte dei locali 13 sono quelli multati per il mancato rispetto delle norme anticovid e antiassembramento. Due locali sono stati multati venerdì, 7 sabato e 4 domenica. Dall'inizio del mese sono 34 su 4298 controllati. Di questi due sono stati chiusi domenica. Dall'inizio del mese la chiusura è scattata per 10 locali. I controlli sono affidati a polizia, carabinieri e guardia di finanza.
18:32 - Catania: controlli e sanzioni movida
Sei esercizi commerciali sono stati sanzionati a Catania dalla Polizia di Stato nell'ambito dei controlli anticovid scattati dal 23 ottobre scorso nelle zone più interessate dalla 'movida' dal Questore Mario Della Cioppa ai quali hanno ha preso parte la Polizia Locale. Sono stati in tutto 63 gli esercizi commerciali controllati. I rilievi sono stati mossi, grazie anche al contributo di personale dell'Asp, per la mancata osservanza di norme igienico-sanitarie e, in un caso, per la mancata autorizzazione della Siae. Le persone controllate sono state 139. Cinque sono state le sanzioni per il mancato utilizzo della mascherina o per la mancata l'adozione della distanza di sicurezza. I controlli hanno interessato le aree delle vie Santa Filomena, Gemmellaro, Del Rortolo e Pacini e le piazze Carlo Alberto, Stesicoro, Bellini, Duomo e Currò. Grazie all'ausilio della Polizia Locale sono state inoltre 52 le sanzioni comminate per inosservanza delle norme del Codice della Strada. Due sono stati i veicoli sequestrati amministrativamente a fronte dei 137 controllati. Nella zona di via Del Rotolo inoltre sono stati sequestrati numerosi cd, dvd, occhiali e articoli di pelletteria con i marchi contraffatti.
17:56 - Palermo, dipendente positivo: chiuso asilo nido
L'asilo nido comunale Pantera Rosa, nel quartiere Altarello, è chiuso da stamattina per l'accertata positività al Covid-19 di un dipendente. Lo rende noto il Comune di Palermo sottolineando che "sono state immediatamente applicate le procedure previste dai protocolli anti-Covid e forniti al dipartimento prevenzione dell'Asp i nominativi di adulti, bambine e bambini che frequentano il nido". L'attività è stata sospesa e i genitori dei piccoli sono stati avvertiti. La struttura educativa resterà chiusa per la sanificazione in attesa che l'Asp fornisca ulteriori indicazioni di carattere sanitario.
17:41 - Palermo, caso sospetto: chiuse pasticcerie Spinnato
Caso sospetto di Covdi-19 tra i dipendenti degli storici bar pasticcerie Spinnato a Palermo e i titolari hanno deciso la chiusura temporanea per fare eseguire i tamponi e sanificare i locali. Esposto un cartello che informa la clientela che "in via precauzionale a causa di una presunta positività al Covid-19 di un nostro collaboratore, per garantire la sicurezza di tutti i nostri clienti abbiamo deciso di chiudere temporaneamente i nostri locali in via Principe di Belmonte".
17:29 - In Sicilia 568 positivi
Sono 568 i nuovi positivi al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono così a 10945 gli attuali positivi. Di questi 775 sono i ricoverati: 677 in regime ordinario e 98 in terapia intensiva con un incremento di tre ricoveri. Sono 10170 si trovano in isolamento domiciliare. Anche oggi si registrano nuove vittime, sono 11 i decessi che portano il totale a 439. I guariti sono 167. I tamponi effettuati sono 4976. Sul fronte della distribuzione territoriale a Palermo 220 positivi in più, Catania121, Messina 89, Trapani 3, Ragusa 2, Siracusa 65, Agrigento 35, Enna 24, Caltanissetta 9.
17:15 - Chiuse palestre e piscine: lo sport si fa all'aperto
Il primo giorno di chiusura di palestre e piscine in Sicilia è una giornata quasi estiva con 28 gradi e sole. E mentre i gestori delle attività che devono rimanere chiuse soffrono e protestano, perché questa è davvero una dura battuta d'arresto per l'economia, i palermitani non rinunciano a fare attività sportive all'aperto. In tanti si riversano nel Parco della Favorita, uno dei più grandi parchi urbani al mondo e a gruppi o da soli fanno qui gli allenamenti, ginnastica, yoga, corsa, bici. E a pochi chilometri, nel vicino Golfo di Mondello dove l'acqua è calda come in estate, chi prima nuotava in piscina adesso nuota qui ed è aumentato anche il numero di richieste di chi si iscrive ai corsi di tavola a vela, sub, canoa e alle altre attività sportive in mare.
16:18 - Anci Sicilia: "Evitare di devastare turismo"
"Dobbiamo certamente far fronte a una pandemia e riconosciamo come imperativo categorico la tutela della salute pubblica, ma dobbiamo anche evitare che il turismo, cardine assoluto dell'economia siciliana sia totalmente devastato". Lo afferma Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia. "La situazione degli alberghi, dei ristoranti e di tutto l'indotto collegato all'ambito turistico siciliano è al collasso e rischia di tornare, in pochissimo tempo, agli stessi livelli del marzo scorso - aggiunge - Se non si interviene subito a sostegno di questa categoria produttiva si avvicina, purtroppo, il rischio concreto della perdita di migliaia di posti di lavoro con un conseguente impatto devastante sull'economia della nostra Isola". "E' necessario quindi che, per evitare conseguenze economiche e sociali gravissime, alla necessarie norme di contenimento del contagio da Covid-19 - conclude - si accompagnino contemporanee e proporzionate compensazioni di natura economica che scongiurino la scomparsa di un settore simbolo di quel made in Italy, che da sempre sventoliamo come vessillo per il resto del mondo"
15:57 - Sindaco Marsala a Musumeci: "Garanzia su ospedale"
"Fronteggiare l'emergenza Covid, ma senza privare un'utenza di oltre 100.000 persone di servizi quali il pronto soccorso, la ginecologia e punto nascita, la dialisi, la cardiologia e la pediatria". Lo scrive il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, in una lettera inviata al presidente della Regione, Nello Musumeci. "Nei mesi scorsi - spiega Grillo - avevamo ricevuto ufficiali rassicurazioni che il Covid Hospital di riferimento per il territorio provinciale di Trapani non avrebbe più avuto sede a Marsala. L'aggravarsi del quadro epidemiologico, tuttavia, ha reso necessario che anche il nostro nosocomio contribuisse allo sforzo regionale a tutela della salute pubblica, e i marsalesi hanno compreso che non era possibile fare altrimenti. In una conferenza dei sindaci da me chiesta, dall'assessore Razza ho avuto rassicurazione che la conversione del Paolo Borsellino sarebbe stata solo parziale, salvaguardando l'operatività di alcuni, importanti reparti e servizi. La comunità marsalese vuole ancora una volta concorrere a fronteggiare l'emergenza Covid in uno spirito di solidarietà con tutto il territorio provinciale e siciliano, ma vuole farlo senza con ciò privare un'utenza di oltre 100.000 persone di servizi essenziali quali il pronto soccorso, la ginecologia e punto nascita, la dialisi, la cardiologia e la pediatria. In queste ore, però, malgrado gli impegni assunti, sembra esservi la tendenza a trasformare totalmente il nostro presidio ospedaliero in Covid Hospital". Grillo chiede a Musumeci "di adoperarsi personalmente affinché qualsivoglia riorganizzazione dovesse rendersi necessaria avvenga nel pieno rispetto degli impegni assunti dal governo della Regione Siciliana con la Città di Marsala". Ed inoltre "affinché personale medico e paramedico numericamente adeguato possa essere temporaneamente distaccato al Paolo Borsellino di Marsala da altri presidi ospedalieri no-Covid, in maniera tale da alleviare l'insostenibile carico di lavoro del personale attualmente in servizio presso il nosocomio marsalese". Il sindaco di Marsala, infine, avanza anche la proposta di una tenda da campo nell'area adiacente l'ospedale "da destinare a spogliatoio per i medici, considerato che ci è stato riferito che tutto il settimo piano sarebbe destinato agli stessi medici per via della mancanza di altri spazi adeguati".
15:29 - Confesercenti: anche in Sicilia no a chiusura alle 18
"Alle 18 siamo costretti a chiudere, ma avere un futuro è un nostro diritto". È questo il messaggio del manifesto che centinaia di bar, ristoranti, pub e altre imprese della somministrazione aderenti a Fiepet, la federazione dei pubblici esercizi di Confesercenti affiggeranno in Sicilia da oggi alle 18 sulle proprie vetrine per protestare contro le restrizioni introdotte dal Dpcm. Un'iniziativa assunta in tutte le più grandi città Italiane per sottolineare lo stato di crisi del settore. "Il provvedimento, di fatto, mette in stato di lockdown la somministrazione. Chiudere alle 18, significa rendere impossibile o quasi il proseguimento dell'attività per molti locali che aprono solo la sera. Bisogna intervenire subito o le imprese non resisteranno. Abbiamo applicato tutti i protocolli di sicurezza e oggi il nostro comparto e le attività del tempo libero sono gli unici ad essere danneggiati dal provvedimento. Senza provvedimenti immediati rischiamo di non arrivare neppure a Natale", dice il presidente di Fiepet Sicilia Benny Bonaffini. "Proprio in queste ore - dice il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina - l'interlocuzione tra il governo e le associazioni datoriali prosegue per avere garanzie certe su questo nuovo periodo di fermo. Condanniamo fortemente gli episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi giorni e rispetteremo le direttive ma non possiamo sottacere che lo stato di sofferenza è altissimo e a fronte di un obbligo di chiusura immediato, non ci sono certezze sui sostegni economici che il Governo intende mettere in campo per le imprese".
15:10 - Chiusa la terza scuola a Canicattì
Un'altra scuola, il plesso Don Bosco in via Pirandello, è stata chiusa a Canicattì con ordinanza del sindaco Ettore Di Ventura a causa della positività al Covid-2019 di una insegnante. E' il terzo istituto scolastico chiuso a causa del coronavirus. La decisione della chiusura del plesso Don Bosco di via Pirandello è stata adottata in via prudenziale perché dicono il sindaco e il dirigente scolastico la docente lavora in 11 classi e quindi sono coinvolti un numero consistente d'insegnanti e alunni di scuola elementare. La scuola dovrebbe riaprire il 7 novembre dopo la sanificazione e i controlli su alunni, insegnanti e personale scolastico. Il sindaco ha deciso anche la sospensione del mercatino settimanale del mercoledì.
14:32 - Musumeci: "Ospedali diano precedenza a malati Covid"
"Mai si è avvertita la necessità di essere solidali e uniti come in questo momento. A cominciare da chi, a qualsiasi livello, rappresenta le Istituzioni pubbliche e, perciò, ha il dovere di non cedere a impulsi emotivi e di scegliere quel che è giusto e non quel che appare utile. Anche in Sicilia dobbiamo prepararci al peggio. Servono sempre più posti letto per i positivi bisognosi di cure e sempre più posti di terapia intensiva per chi è in grave difficoltà". Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. "Ma, assieme ai posti letto - prosegue - servono i sanitari specialisti: dobbiamo far bastare quelli di cui già disponiamo (che ringrazio di cuore, assieme agli operatori), perché ovunque, in Italia, c'è paurosa carenza di queste figure professionali. Ogni ospedale deve, dunque, cedere qualcosa per dare precedenza assoluta ai malati di Covid. Egoismi e guerre di campanile non sarebbero accettabili, specie in tempi di "guerra" come quelli che viviamo. E l'ospedale di Acireale è fra questi: perché ha la capienza, ha la terapia intensiva, ha il personale sanitario necessario ed è a sette minuti dal più vicino ospedale di Catania". "Ritengo però necessario che, assieme alla sua temporanea conversione - aggiunge Musumeci - l'ospedale acese mantenga attivo il suo Pronto soccorso: l'emergenza deve essere assicurata giorno e notte, in assoluta sicurezza anti Covid. Lo stesso vale per tutti i servizi ambulatoriali, che dovranno continuare a essere forniti ai cittadini di Acireale, seppure in un altro sito della città. E' una misura sofferta ma necessaria, condivisa con l'assessore regionale per la Salute. E sono certo che la generosa Comunità acese saprà, anche stavolta, esprimere solidarietà concreta verso i più sfortunati che verranno colpiti dal Covid. Solo se restiamo uniti e prudenti riusciremo a vincere questa dura battaglia, a conclusione della quale l'ospedale di Acireale potrà riprendere la sua normale attività, peraltro più dotato e attrezzato di prima".
14:48 - Vendevano kit multiuso in piazza, un arresto e due denunce nel Catanese
Un arresto, due denunce e diverse sanzioni: è il bilancio di due attività di controllo dei carabinieri nel Catania per il contenimento del contagio da Covid-19. Militari della compagnia di Paternò hanno arrestato un 34enne che, controllato mentre vendeva 'kit multiuso' per la protezione individuale in una piazza di Adrano, ha inveito contro gli investigatori. L'uomo è accusato di minaccia a pubblico ufficiale, concorso in ricettazione, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Due persone che erano con lui sono state denunciate in stato di libertà.
14:36 - Via alla Dad in tutti gli istituti superiori
Al via in tutti gli istituti superiori della Sicilia la didattica a distanza, che a differenza delle altre regioni riguarda il 100% degli alunni come dispone un'ordinanza del presidente Musumeci. Fino ad ora non si registrano grosse criticità, come conferma l'assessore regionale all'Istruzione Roberto Lagalla. "Le scuole sono luoghi sicuri e lo hanno dimostrato in questi mesi - sottolinea -. La scelta presa dal governo regionale è stata dettata dalla volontà di ridurre la pressione sulla mobilità". La decisione della Regione era stata contestata dal dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Stefano Suraniti, secondo il quale il breve preavviso non avrebbe consentito alle istituzioni scolastiche "di intervenire tempestivamente e di organizzarsi al fine di rendere fruibile immediatamente per tutti gli studenti la Dad”.
14:07 - Palermo, focolaio in casa di riposo: 16 positivi
Un focolaio Covid si registra in una casa di riposo a Palermo. Su 28 assistiti 16 sono stati trovati positivi dopo aver effettuato i tamponi rapidi. Tre anziani sono stati ricoverati. Ieri nella Rsa sono arrivati i carabinieri del Nas e i tecnici dell'Asp che hanno eseguito i controlli sulla struttura. Sono in corso accertamenti e verifiche e il rispetto delle norme anticovid
13:19 - Caltagirone, aule 'contese': scontro tra scuola e Comune
Aule 'contese' tra un istituto comprensivo e il Comune a Caltagirone dove l'Amministrazione, dopo una diffida, ha chiuso uno dei plessi di una scuola che non avrebbe messo a disposizione dei locali per un'altra scuola in 'difficoltà' per carenze di aule. Contrasti che sono sfociati, due giorni fa, al cambio della serratura del portone di uno dei plessi, quello San Domenico, dell'istituto comprensivo Vittorino da Feltre - Arcoleo da parte del Comune. I rimasti all'inizio senza aule sono stati poi distribuiti in locali di altri plessi in uso allo stesso istituto. Il 'contenzioso' tra il Comune e la scuola riguarda la richiesta dell'Ente di mettere a disposizione dell'istituto comprensivo Montessori, non distante, che ha molti iscritti, delle aule per permettere le lezioni di presenza con il necessario distanziamento tra gli alunni. Richiesta ritenuta inapplicabile dalla dirigente della Vittorino da Feltre-Arcoleo, Antonina Satariano, appoggiata dai genitori dei suoi alunni. "Le classi sono tutte occupate per rispettare il distanziamento come da piano autorizzato dal ministero della pubblica istruzione - spiega la dirigente - e ho dovuto rinunciare a spazi per l'indirizzo musicale. Ci sono due ordinanze del sindaco e l'ultima, del 16 ottobre, mi è stata notificata giorno 22 e mi dava 7 giorni di tempo per la consegna delle aule all'altra scuola ed ancora attendo la consegna del plesso che loro dicono essere stata ristrutturato". "Al netto delle volgarità e delle polemiche che in questi giorni non si sono contate - spiegano dal Comune di Caltagirone - resta l'atto di giustizia che stamani abbiamo compiuto nei confronti della collettività, non consentendo così gli egoismi di parte. Alcune scuole in espansione hanno bisogno di un numero maggiore di aule, mentre altri nuotano negli spazi vuoti. Il Comune, procedendo a una più equa distribuzione, ha solo esercitato una propria fondamentale competenza, tenendo nella giusta considerazione le esigenze di tutti. Siano adesso altri a fare la propria parte".
12:00 - Sindacati, chiesto incontro con Musumeci su crisi economica
Cgil, Cisl e Uil regionali hanno chiesto al presidente della Regione un incontro urgente per discutere della grave situazione economico sociale in atto in Sicilia conseguente all'aggravarsi dell'emergenza sanitaria e individuare tutte le misure possibili e necessarie a sostenere i settori in crisi per le chiusure e a tutela e sostegno dei lavoratori e delle famiglie. "Riteniamo che la tutela del lavoro - scrivono Alfio Mannino (Cgil), Sebastiano Cappuccio ( Cisl) e Claudio Barone (Uil) nella nota inviata a Musumeci - insieme a quella della salute sia oggi indispensabile per la tenuta della coesione sociale e del tessuto democratico ed economico della regione".
10:04 - Un caso a Palazzo Giustizia Trapani,oggi sanificazione
Udienze sospese oggi al Palazzo di Giustizia di Trapani per un caso di positività al Covid-19. E' in corso la sanificazione dei locali.
9:29 - Riapre stadio "Vito Schifani" a Palermo
Da oggi torna fruibile al pubblico lo stadio "Vito Schifani" a Palermo. Nell'impianto sportivo di viale del Fante sono stati ultimati i lavori di sanificazione con il contestuale nulla osta dell'Asp per la riapertura. Il "Vito Schifani" era stato chiuso lo scorso 15 ottobre per la accertata positività al Covid della congiunta di un dipendente in servizio nell'impianto.
9:26 - Chiusi due uffici decentrati comune Palermo
Sono state chiuse al pubblico la postazione decentrata del comune di Palermo di piazza Marina e "Noce-Malaspina" di via Generale Sirtori. Due casi di positività al covid sono stati accertati nei locali. Avviata la sanificazione.
7:27 - Protesta contro Dpcm a Catania, lancio di bombe carta
Due bombe carta sono stata lanciate in via Etnea, davanti la sede della Prefettura di Catania, durante un protesta contro le chiusure disposte dall'ultimo Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm) per contenere la diffusione del Covid-19. Le deflagrazioni non hanno causato alcun ferito, ma hanno fatto scattare uno scontro tra le varie anime dei manifestanti, poi rientrato. Nessun contatto tra loro e le forze dell'ordine. L'iniziativa era stata preannunciata da una campagna promossa da giorni sui social network da un anonimo e all'appuntamento si sono presentati in diverse centinaia di persone.
7:23 - Pacifico corteo di protesta a Siracusa contro il Dpcm
Ieri sera manifestazione spontanea di protesta a Siracusa contro l'ultimo Dpcm per contenere la diffusione del virus Covid-19. Decine di persone, in maggioranza giovani, hanno percorso corso Gelone, corso Umberto e sono arrivati in piazza Duomo davanti Palazzo Vermexio, sede del Comune. Una protesta pacifica contro le chiusure imposte dal provvedimento e in particolare la chiusura dei ristoranti dalle 18 e quella totale di piscine e palestre.
7:19 - Nuova proroga della "zona rossa" a Galati Mamertino
Ulteriore proroga della "zona rossa" a Galati Mamertino, in provincia di Messina. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, con un'ordinanza. Il provvedimento, adottato d'intesa con l'assessore alla Salute Ruggero Razza, resterà in vigore fino alla mezzanotte di domenica 1 novembre. Il Comune nebroideo è off limits dallo scorso 13 ottobre.
7:12 - Focolaio al Palermo calcio, salgono a 19 i positivi
Altri quattro tesserati del Palermo, due calciatori e due membri dello staff, sono stati trovati positivi al Cpronavirus dopo l'ultimo giro di tamponi effettuati ieri pomeriggio. Si aggrava così il bilancio dopo il terzo ciclo di tamponi da quando mercoledì scorso è esploso il focolaio: in totale adesso sono 19 i tesserati rosanero positivi, 15 calciatori e quattro membri dello staff compreso l'allenatore Roberto Boscaglia. Per tutti, sia i positivi che i negativi, oltre che il blocco degli allenamenti continua il provvedimento di isolamento disposto dall'Asp mercoledì scorso.