Gli indagati sono accusati di aver costituito "un'associazione a delinquere, con base operativa a Gela e ramificata su tutto il territorio isolano, finalizzata al contrabbando e alla miscelazione abusiva di prodotti energetici"
I militari del gruppo di Gela della Guardia di Finanza e personale appartenente al gruppo operativo regionale antifrode dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere , emesse dal Gip di Gela, nei confronti di altrettante persone accusate, insieme ad altre 9 che sono state denunciate, di aver costituito "un'associazione a delinquere, con base operativa a Gela e ramificata su tutto il territorio isolano, finalizzata al contrabbando e alla miscelazione abusiva di prodotti energetici". I militari hanno eseguito anche il sequestro preventivo diretto di tre società di Misterbianco (CT), Augusta (SR) e Gela (CL). Tre le persone poste ai domiciliari, mentre la quarta è stata raggiunta dall'obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria.
"Collaudato meccanismo di frode"
I 13 indagati, tra imprenditori, dipendenti delle società o fidati auto-trasportatori, con base operativa in Sicilia e collegamenti esteri sia in Slovenia che in Croazia, hanno messo in atto, secondo l’accusa, "un collaudato meccanismo di frode, tanto semplice quanto redditizio, che ha permesso rapidi guadagni in tempi relativamente brevi a danno della parte commerciale sana del settore, nonché degli automobilisti in genere". Il gasolio già di scarsa qualità giungeva dai Balcani passando il confine senza pagare le accise di importazione ma con l'impegno di versare il dovuto insieme con l'Iva una volta arrivato a destinazione, cioè ad Augusta. Le autobotti invece andavano a Gela dove avveniva la sofisticazione del carburante. L'evasione accertata è di quasi mezzo milione di euro. Tre le aziende paravento dietro cui agiva l'organizzazione: la Lubricarbo srl di Gela, la Union srl e la Gisa srl. Sono finite tutte sotto sequestro preventivo su richiesta dei pm Ubaldo Leo e Luigi Lo Valvo coordinati dal procuratore Fernando Asaro.
Ai domiciliari, su ordine del gip del tribunale di Gela, sono finiti D. S., di 31 anni, di Catania, ritenuto la mente dell'organizzazione, D. B., di 53 anni, suo braccio destro, originario di Caltagirone ma residente a Gela, e A. C., di 51 anni, titolare del sito di stoccaggio e organizzatore dei trasporti internazionali. A questi si aggiungono altri 10 indagati, 9 dei quali denunciati a piede libero e uno con obbligo di firma.
L'indagine
Il provvedimento odierno deriva da un'indagine avviata nell'estate 2018, quando furono sequestrate cinque autocisterne utilizzate per trasportare il prodotto miscelato presso distributori compiacenti, un intero deposito di carburanti nella zona di Contrada Manfria a Gela, nonché 111.000 litri di prodotto petrolifero adulterato. Contestualmente vennero arrestate 4 persone, 3 di coloro per i quali oggi viene eseguita la misura cautelare personale, tutti responsabili di miscelazione abusiva di gasolio con diluenti impiegati ordinariamente nella produzione di vernice e che, alla luce del risultato dagli esami chimici effettuati dal laboratorio mobile dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, risultarono essere un additivo simil-solvente denominato “Platformat".
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