Una ventina di persone ha fatto irruzione nella riunione che si è svolta stamattina tra il sindaco dell'isola, Totò Martello, e una delegazione di imprenditori e commercianti locali, indetta per decidere le modalità dello sciopero contro la gestione degli sbarchi. Quest'ultimo era stato minacciato dal primo cittadino ma poi è stato revocato dopo la telefonata giunta da Palazzo Chigi, durante la quale è stato fissato un incontro per il 2 settembre
Un gruppo di lampedusani, una rappresentanza costituita da una ventina di persone, ha fatto irruzione nella riunione che si è svolta stamattina tra il sindaco dell'isola, Totò Martello, e una delegazione di imprenditori e commercianti locali, indetta per decidere le modalità dello sciopero, minacciato dal primo cittadino contro la gestione degli sbarchi dei migranti e poi revocato dopo la telefonata giunta da Palazzo Chigi proprio durante la riunione. Il sindaco e il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, sono stati convocati dal premier Giuseppe Conte il 2 settembre a Palazzo Chigi per un tavolo "tecnico-operativo" relativo alla situazione d’emergenza che è venuta a crearsi sull’isola a seguito dei numerosi sbarchi avvenuti nelle ultime settimane.
La protesta davanti al municipio
Alcune delle persone che hanno partecipato al blitz sono le stesse che stavano protestando poco prima, esponendo degli striscioni davanti al municipio, per chiedere la chiusura dell'hotspot, da giorni al collasso, e per sollecitare lo sciopero. Tra loro c'era anche il coordinatore locale della Lega, Attilio Lucia. Sul posto sono anche intervenuti i carabinieri.