Un 42enne, che avrebbe dovuto scontare 5 mesi ai domiciliari, avrebbe minacciato di morte con un cacciavite un dirigente di Palazzo dei Giganti. Inoltre, lo scorso 21 maggio è stato denunciato per aver aggredito un impiegato
Ha minacciato di morte con un cacciavite un dirigente del Comune di Agrigento e i carabinieri, intervenuti dopo la segnalazione, hanno scritto una relazione e l’hanno inviata al magistrato di sorveglianza. In poche ore, è scattata la revoca della detenzione domiciliare e il 42enne I.L.M. è finito in carcere. Lo ha disposto, nell'attesa di una decisione collegiale del tribunale, il magistrato di sorveglianza Chiara Vicini.
Il provvedimento
I carabinieri, questa mattina, hanno eseguito il provvedimento e hanno trasportato il pregiudicato in carcere. A pesare sulla decisione di revocargli la misura alternativa anche un'aggressione precedente, documentata in un video presto diventato virale, in cui I.L.M. minacciava e aggrediva un dipendente del cimitero.
La vicenda
Pare che all'origine dei due episodi vi sarebbe la stessa motivazione legata a presunte inadempienze denunciate dal 42enne su una procedura amministrativa familiare. I.L.M., che nei mesi scorsi è stato arrestato con l'accusa di avere perseguitato l'intera famiglia di un imprenditore, da poco più di un mese si trovava in regime di detenzione domiciliare. Nella sua abitazione, secondo quanto disposto dal tribunale di sorveglianza, avrebbe dovuto scontare una pena di 5 mesi. Ieri, però, ci sarebbe stata una violazione della misura. I.L.M., secondo la ricostruzione dell'episodio, dal quale ne potrebbe scaturire un nuovo procedimento penale, sarebbe andato al municipio con un giravite in mano e avrebbe minacciato un dirigente di Palazzo dei Giganti. Il 21 maggio, inoltre, aveva rimediato una nuova denuncia per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento, commessi ai danni di un altro impiegato del Comune.