Migranti, sindaco di Lampedusa: “Pronto a dichiarare lo stato di emergenza”

Sicilia
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Nell'hotspot dell'isola si trovano oltre mille persone, dieci volte la capienza massima prevista. In 25 sono risultati positivi al coronavirus. Arrivato a Pozzallo il mercantile italiano "Cosmo", con a bordo 108 migranti salvati ieri da un barcone in difficoltà. Musumeci: "Emergenza senza tregua"

"È una situazione ormai ingestibile. Se il governo non proclamerà lo Stato di emergenza per Lampedusa lo farò io. L'hotspot non è più in grado di accogliere migranti, la responsabilità di questa emergenza non può ricadere sul sindaco, sull'amministrazione comunale e sui lampedusani". Lo ha affermato il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, commentando gli ultimi sbarchi sull'isola, tre nelle ultime ore, e la situazione nell'hotspot dell'isola dove si trovano in questo momento oltre mille migranti, dieci volte la capienza massima prevista.

Prefettura di Agrigento vara piano per trasferimenti

Nel primo pomeriggio, nonostante le difficoltà nel trovare delle sistemazioni disponibili per accogliere i migranti e fare in modo che possano trascorrere i 14 giorni di sorveglianza sanitaria, la Prefettura di Agrigento è riuscita a varare un piano che prevede il trasferimento di 180 ospiti della tensostruttura della Protezione civile di Porto Empedocle e dell'ex Villa Sikania di Siculiana verso il Cara di Bari. Ottanta migranti potranno così, in serata, lasciare Lampedusa con il traghetto di linea che giungerà all'alba di domani a Porto Empedocle, mentre domani mattina ne dovrebbero partire altri 200 circa. Inoltre, sull'isola è già stato mandato un pattugliatore della Guardia di finanza che provvederà, sempre domani, al trasferimento di altri 170 migranti.

Gli sbarchi nella notte a Lampedusa

Nella notte, sono proseguiti senza sosta gli sbarchi a Lampedusa, con l'approdo di sette barchini che trasportavano complessivamente 203 persone. I migranti presenti sull'isola sono, al momento, 1.027. Un gruppo, gli ultimi arrivati, non sono stati portati all'hotspot che è ormai in piena emergenza, ma è stato trattenuto sotto i gazebo del molo Favarolo. Non c'è più spazio, infatti, nella struttura di primissima accoglienza: né nell'unico padiglione rimasto operativo, che può ospitare un massimo di 95 persone, né nel cortile. La prima conseguenza della struttura in tilt è che i poliziotti, in servizio all'hotspot, hanno difficoltà a procedere all'identificazione di coloro che sbarcano. Le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza hanno avvistato e agganciato, durante la notte, barchini che trasportavano da un minimo di 15 a un massimo di 55 persone. 

25 Covid positivi

Intanto, a seguito di test sierologici, sono 25 le persone risultate positive al coronavirus giunte a Lampedusa negli ultimi giorni. L'Asp ha poi comunicato che i pazienti in questione sono stati sottoposti a tampone e i primi dieci hanno dato esito negativo. 

Dopo la notizia della positività, la Federazione sindacale di polizia (Fsp), tramite una nota, ha sottolineato la necessità di “protocolli di intervento certi e stabili che tengano al riparo dai rischi altissimi del momento la cittadinanza e gli operatori delle forze dell'ordine impegnati massicciamente sull'isola. E serve che siano individuati luoghi idonei che consentano immediati spostamenti dei positivi e dei numerosi migranti che devono rimanere in quarantena".

Arrivato a Pozzallo il mercantile con 108 migranti a bordo

Nella giornata di ieri, inoltre, un barcone con a bordo 108 migranti, la cui presenza nel Mediterraneo centrale era stata segnalata alle autorità dal Moonbird, l'aereo della Ong Sea Watch, è stato soccorso dal mercantile "Cosmo", battente bandiera italiana. L'imbarcazione si è diretta verso Pozzallo, dove è arrivata nel pomeriggio. A bordo anche 12 donne, di cui sei in stato di gravidanza, e due minori (un bimbo di pochi mesi e una bimba di 5 anni).

Screening immediato

Non appena saputo dell'imminente arrivo di 108 persone, il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha preteso che queste venissero sottoposte in banchina ai test sierologici per indiviudare eventuali soggetti che hanno contratto il coronavirus. "Ringrazio il prefetto e l'autorità sanitaria che hanno accolto con estrema celerità la mia richiesta - dice - e mi sento quindi di tranquillizzare i miei concittadini sulla sicurezza delle operazioni di sbarco e sulla gestione successiva dei migranti”. Gli extracomunitari verranno poi trasferiti al Cara di Bari.

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Musumeci: “In Sicilia emergenza senza tregua”

Dal canto proprio, il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, parla di “un’emergenza senza tregua sugli sbarchi. E vorrei fosse chiaro che non si tratta solo di una emergenza sanitaria, per la quale la Regione sta facendo di tutto per assicurare la sicurezza dei cittadini siciliani e di chiunque arriva nell’Isola. C’è una emergenza politica senza precedenti - sottolinea -: perché a parità di condizioni climatiche rispetto allo scorso anno gli arrivi aumentano in modo così sensibile? Io voglio dare atto degli sforzi di queste ultime ore. Ma adesso si tratta di gestire una emergenza e servono fatti!"

Musumeci attacca poi l'Europa: "Nei mesi scorsi - dice - si sarebbe dovuto attivare un'azione politica i cui mancati effetti oggi li paga la Sicilia. E l'Europa? Zitta e silente. Lo ribadirò mercoledì alla commissione Schengen che mi audirà con i colleghi Santelli e Solinas. E ribadirò che intravedo occhi sgargianti in chi si sfrega le mani per gestire un nuovo business dell'accoglienza, che magari diventerà il business della quarantena. Così non si va lontano. Forse - conclude - è il caso che un vertice in Sicilia lo convochi direttamente il premier Conte. Lo aspettiamo".

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