Coronavirus Sicilia, sindaco Palermo vieta vendita acolici dopo le 20

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Il primo cittadino Leoluca Orlando ha firmato un’ordinanza che entrerà in vigore domani. In caso di violazione delle disposizioni, salvo che non si incorra anche in un reato, sarà applicata una sanzione amministrativa da 500 a 5mila euro

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha firmato un'ordinanza che entrerà in vigore domani e che prevede il divieto per gli esercizi di vicinato di vendere, per asporto, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione prima delle 8 e dopo le 20 (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTILA SITUAZIONE IN SICILIA).

L’ordinanza

Il divieto non si applica agli esercizi di vicinato che siano anche laboratori artigianali di produzione (gastronomie, gelaterie, rosticcerie, etc.) a condizione che non siano in alcun modo utilizzati contenitori di vetro e a bar e ristoranti per il consumo immediato all'interno del locale o nello spazio esterno di pertinenza. L'ordinanza stabilisce, inoltre, che ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, self-service, bar, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e similari chiudano all'1.30. In caso di violazione delle disposizioni, salvo che non si incorra anche in un reato, sarà applicata una sanzione amministrativa da 500 a 5mila euro.

Orlando: “Vivibilità, decoro e tutela della salute come esigenza collettiva”

"In questi giorni più che mai - afferma il sindaco - vivibilità, decoro e tutela della salute coincidono come esigenza collettiva di tutta la comunità. Purtroppo, in questi primi giorni di lenta ripresa di alcune attività, si sono registrati comportamenti e fenomeni, a volte connaturati alla stessa tipologia di attività commerciali come quelle della Movida, che mettono a rischio la salute di tutti".

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