Caro voli Alitalia su Sicilia, Musumeci: “Basta subire i capricci della compagnia”

Sicilia

Martedì il governatore incontrerà il ministro dei Trasporti e il ministro per il Sud: “L'emergenza navigazione aerea è diventata ormai non più rinviabile per la Sicilia”

"Non è possibile continuare a subire i capricci di Alitalia". Così il governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, prima di prendere parte all’incontro tra la giunta regionale e i vertici di Anci Sicilia con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nella sede della Gesap all'aeroporto di Palermo per discutere del caro voli della compagnia di bandiera sulle destinazioni siciliane e per il taglio annunciato dei collegamenti da Roma e Milano con Trapani, ritenuti poco redditizi. Proprio a seguito di quest'ultima decisione, mercoledì 17 giugno si terrà una manifestazione contro Alitalia presso l'aeroporto Birgi. "La compagnia si mantiene in vita con il denaro dei cittadini, tre miliardi di euro, e poi viene a fare i capricci se in Sicilia un volo è più o meno redditizio", ha detto Musumeci.

Musumeci: “Per noi viaggiare in aereo è una necessità”

“Per noi siciliani viaggiare in aereo non è l'emozione di volare, ma è una necessità”, ha sottolineato ancora il presidente. “Siamo la più grande isola del Mediterraneo e quando andiamo a Milano o Roma non lo facciamo per shopping, ma per seri problemi di famiglia. Ecco perché non si può pretendere di mantenere tariffe basse se prenotiamo un mese, due mesi prima, ma se dobbiamo prenotare l'aereo nell'arco delle 24 ore abbiamo tariffe che lambiscono i 700 euro. È inimmaginabile e impensabile”.

Musumeci ha quindi fatto sapere che martedì mattina incontrerà il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, e il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, ai quali consegnerà un documento di protesta che sintetizza pochissime richieste  concordate con Anci. "L'emergenza navigazione aerea è diventata ormai per la Sicilia non più rinviabile”, ha dichiarato.

“Chiediamo biglietto unico, basta angherie”

E sui prezzi dei biglietti ha proseguito: "Chiediamo un biglietto unico con Alitalia al di là del giorno di prenotazione, non è possibile continuare a subire le angherie da parte della compagnia, la cui politica scoraggia la mobilità dei siciliani. Alitalia - ha ribadito Musumeci - ritira la disponibilità a collegare l'aeroporto di Trapani con le rotte del Nord a poche settimane dall'avvio della stagione turistica, noi pretendiamo che il governo nazionale intervenga e non stia alla finestra. Le giustificazioni che si vogliono accampare, per una condotta e una politica aziendale assolutamente irresponsabile, sono patetiche".

La critica al decreto rilancio

"Nel 'decreto rilancio' - ha spiegato il governatore - ci sono due articoli che sembrano essere concepiti soltanto per difendere Alitalia e sono assolutamente incompatibili con le compagnie 'low cost', che invece sono quelle che consentono e sostengono il traffico aereo in Sicilia. Dio sa in questo momento quanto la nostra economia in ginocchio, dopo la pandemia, abbia bisogno di collegamenti aerei. Davvero mi chiedo se la Sicilia possa ancora essere considerata da qualcuno terra da colonizzare”, ha riferito alla stampa. "Sono convinto che il governo nazionale si renderà conto della condotta iniqua che sta portando avanti Alitalia”.

Anci Sicilia: “Compagnia vuol farci pagare sprechi”

Come detto sopra, all'incontro odierno ha preso parte anche il presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando: "La mobilità aerea non solo è fondamentale per la ricchezza dei nostri territori e lo sviluppo del turismo ma ci consente anche di accogliere i turisti al meglio delle nostre possibilità mettendo a loro disposizione il nostro immenso patrimonio artistico e culturale”, le sue parole. Poi ha concluso: "Per questi motivi ritengo vergognoso il comportamento della 'cosiddetta' compagnia di bandiera che, pur ricevendo tre miliardi di euro dallo Stato e avendo generato uno stato di monopolio pubblico nel settore della mobilità internazionale, vuole far pagare ai siciliani gli sprechi del passato".

Replica di Alitalia: "Mai abbandonata Sicilia, voli in aumento con sconti"

Negli ultimi tre mesi Alitalia è stata "l'unica compagnia a garantire la mobilità aerea dei siciliani e dei visitatori dell'isola, collegandola con il mondo attraverso lo scalo di Roma. I voli per Catania e Palermo non sono mai stati interrotti", mentre "tutte le altre compagnie, comprese quelle che ricevono finanziamenti dalle istituzioni locali, nel momento della emergenza Covid-19 hanno abbandonato completamente la Sicilia". È quanto sottolinea Alitalia in una nota dopo le polemiche scatenate dall'Anci e dal presidente della Regione, Nello Musumeci: "La priorità di Alitalia di massimizzare l'accessibilità aerea è confermata dall'incremento del 30% dei voli da/per la Sicilia con Roma e Milano, che, fra quarantotto ore, passerà da 2 a 4 al giorno le frequenze Milano-Catania e Milano-Palermo, e da 8 a 10 al giorno quelle di Roma con Catania e Palermo. Su questi collegamenti è in vendita una tariffa promozionale a partire da 30 euro a tratta (tasse aeroportuali e bagaglio a mano inclusi) che, a pochi giorni dal lancio, è stata già acquistata da oltre cinquemila passeggeri".

"Per aeroporto Trapani non prevista ancora riattivazione per insufficiente richiesta di utenza"

 

La compagnia specifica inoltre che per l'aeroporto di Trapani "per ora non ne è stata prevista la riattivazione per l'insufficiente livello di richiesta da parte dell'utenza, la cui domanda è inferiore da Roma del 60% e da Milano del 30%. Tale arretramento - precisa ancora Alitalia parlando di Trapani Birgi - inciderebbe ulteriormente sulla performance consuntivata nell'esercizio precedente, quando i voli hanno registrato un coefficiente di riempimento posti del 58% ed una perdita a livello operativo di 1,4 milioni di euro su Roma e 2,5 milioni di euro su Milano, dinamica ulteriormente peggiorativa del tutto contrastante con l'obiettivo assegnato alla gestione commissariale di riorganizzazione ed efficientamento delle attività della compagnia". Alitalia sottolinea infine che "la piena attenzione all'accessibilità aerea della Sicilia trova riscontro anche nella ripresa da luglio dei collegamenti da/per Pantelleria e Lampedusa verso Roma e Milano, rispettivamente, con 4 e 2 voli settimanali per ciascun aeroporto".

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