Catania, arresti per fallimenti pilotati: sequestro a famiglia Tilenni

Sicilia
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Indagata anche la figlia di uno dei due imprenditori, una ragazza di 26 anni. Diposto il sequestro di beni per un valore complessivo stimato in un milione di euro

A Catania la guardia di finanza ha arrestato due imprenditori, i fratelli Antonio e Sebastiano Tilenni di 51 e 50 anni: ora sono ai domiciliari. Sono finiti in manette con l'accusa di aver perpetrato bancarotte fraudolente e reati tributari in merito alla gestione di società che producono e commercializzato prodotti lattiero-caseari sull'intero territorio nazionale.

Le indagini

Insieme a loro è indagata per bancarotta fraudolenta la figlia di Antonio, una ragazza di 26 anni. Diposto anche il sequestro di beni per un valore complessivo stimato in un milione di euro: un caseificio di Maniace, di sette supermercati tra Bronte, Randazzo, Adrano, Paternò, Maletto e Misterbianco e delle quote sociali e dell'intero patrimonio aziendale di due società.

Gli accertamenti

Secondo quanto accertato dalle indagini, il gruppo familiare di imprenditori si sarebbe sottratto al pagamento di imposte per un valore complessivo superiore a tre milioni di euro. L' indagine ha dunque consentito di far luce su un sistema illecito posto in essere dai componenti la famiglia Tilenni che, adottando fittizi "negozi giuridici" in favore di entità giuridiche sempre a loro riconducibili, riuscivano a frodare sia l'Erario sia le procedure fallimentari, rendendo vana qualsiasi azione di recupero. Questo avrebbe consentito al gruppo imprenditoriale di continuare a operare frodando il Fisco, gli enti assistenziali e quelli previdenziali e arrecando danni economici alle aziende concorrenti.

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