Coronavirus Sicilia, per la prima volta non si registrano nuovi casi

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Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria la Sicilia non registra nemmeno un nuovo caso positivo su quasi 2500 tamponi effettuati

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Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria la Sicilia non registra nemmeno un nuovo caso positivo su quasi 2500 tamponi effettuati. Ad oggi risultano ancora contagiate 1.512 persone sull'isola.

Intanto la spiaggia di Mondello, la più frequentata dai palermitani, è nuovamente affollata di bagnanti che prendono il sole, complice anche la bella giornata estiva. Una presenza massiccia di persone che rende difficile il rispetto delle misure di distanziamento richiesto dalle norme anti coronavirus.

Tanti controlli e poche multe nelle zone della movida di Palermo nella prima settimana di riaperture dopo il lockdown. (DIRETTA)

19:14 - Corteo funebre e botti a Palermo: multe e denunce

In tanti hanno preso parte al funerale di un giovane di 18 anni morto mercoledì scorso all'ospedale Policlinico di Palermo per le ferite riportate in un incidente stradale. Un centinaio di persone si è radunato nella Chiesa di San Curato d'Ars, nel quartiere Bonagia, per l'ultimo saluto al giovane, non curandosi della necessità di rispettare le necessarie misure di contenimento dei contagi da Covid-19. Il feretro è stato accompagnato dallo sparo di fuochi di artificio dai tetti di un palazzo, senza alcuna preventiva autorizzazione e creando una situazione di pericolo per i numerosi presenti. Gli agenti di polizia hanno documentato gli eventi, senza tuttavia intervenire sul momento, al fine di non provocare ulteriori problemi, ma hanno identificato l'organizzatore del corteo e dei fuochi d'artificio, che è stato denunciato per promozione di riunioni pubbliche non autorizzate e di accensioni pericolose, nonché l'aver creato una potenziale condizione di pericolo sanitario. Attraverso l'analisi delle immagini riprese dal personale del gabinetto di polizia scientifica, sono state, inoltre, avviate ulteriori attività di accertamento e di identificazione dei partecipanti, a carico dei quali saranno adottate le previste sanzioni. 

17:51 - In Sicilia per la prima volta nessun nuovo contagio

Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria la Sicilia non registra nemmeno un nuovo caso positivo su quasi 2500 tamponi effettuati. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell'Isola: dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 131.913 (+2.482 rispetto a ieri), su 116.517 persone: di queste sono risultate positive 3.421 (0), mentre sono ancora contagiate 1.512 (-7), 1.640 sono guarite (+6) e 269 decedute (+1). Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana. Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell'Isola, aggiornati alle 15 di oggi, così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale. Agrigento, 41 (0 ricoverati, 99 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 51 (5, 110, 11); Catania, 628 (32, 341, 98); Enna, 67 (5, 325, 29); Messina, 285 (30, 221, 56); Palermo, 365 (27, 175, 34); Ragusa, 28 (0, 62, 7); Siracusa, 32 (5, 188, 28); Trapani, 15 (0, 119, 5). 

16:34 - A Palermo riaperture tra speranze e delusioni

Prima settimana di riaperture a Palermo con tante speranze ma anche con esiti contradditori e cocenti delusioni, sia sul fronte economico che sul distanziamento sociale. Per i commercianti la voglia di riaprire e di tornare al lavoro è stata frustrata da ricavi incerti e da perdite sicure. "In tanti hanno deciso di restare chiusi. Aprire una saracinesca rappresenta un costo non indifferente - spiega Francesca Costa, presidente provinciale di Confesercenti - Il settore dell'area benessere (parrucchieri e barbieri) ha ripreso a lavorare. Ma per gli altri è stata una settimana da dimenticare. Del resto solo il 40% ha preso la cassa integrazione e soldi da spendere non ce ne sono". La crisi investe in particolare i piccoli esercenti, mentre i grandi centri commerciali, come il Forum di Brancaccio o la Rinascente, sono stati presi d'assalto da migliaia di clienti attirati anche da vendite promozionali. 

Ma accanto alla crisi economica sono anche i comportamenti dei palermitani a suscitare preoccupazione. Questa mattina la spiaggia di Mondello era affollata di bagnanti distesi a prendere il sole senza rispettare le disposizioni previste dall'ordinanza firmata dal Governatore Musumeci. In Sicilia, infatti, si può fare il bagno, ma non si può sostare sull'arenile almeno fino al 6 giugno. Anche la movida non fa dormire sonni tranquilli al sindaco e alle forze dell'ordine. In settimana sono scattate complessivamente 55 sanzioni nei confronti dei trasgressori alle norme anti covid. 

14:41 – Il 25 maggio riapre la biblioteca centrale della Regione Siciliana

Riapre lunedì la Biblioteca centrale della Regione Siciliana. Da alcune settimane, nella considerazione della sua importanza rivestita per la cultura dell'Isola e per la città di Palermo, l'assessorato regionale dei Beni culturali si è impegnato nell'adeguamento della struttura alle mutate situazioni dovute all'emergenza in corso, per mettere in sicurezza sia il personale sia gli utenti che vi si recheranno. "Ricominciare e farlo in sicurezza. Questo - spiega l'assessore Alberto Samonà - è l'impegno con cui da lunedì la Biblioteca torna fruibile. Uno scrigno di saperi e di memoria riapre le sue porte, per permettere agli studiosi di recuperare uno spazio prezioso per la ricerca, la consultazione e lo studio" Da lunedì, dunque, la Biblioteca centrale della Regione Siciliana riprenderà il suo regolare orario di apertura, anche se vi saranno delle limitazioni dovute a questa fase della pandemia: l'obbligo della mascherina e dei guanti; la riduzione dei posti disponibili; la "quarantena" dei libri dati in lettura o in prestito, che per dieci giorni dovranno essere temporaneamente esclusi dalla lettura. "Arrivare a questa riapertura - sottolinea il direttore della struttura di corso Vittorio Emanuele, Carlo Pastena - non è stata una cosa facile. Ma non era pensabile che, al riavvio di negozi, bar e ristoranti, la biblioteca, centro culturale della città, potesse rimanere chiusa. Come tutti gli edifici antichi, anche quello che ospita la biblioteca presenta alcuni problemi. Con la sistemazione di barriere tra il pubblico e il personale e la necessaria riduzione dei posti disponibili nella sala di lettura, a poco più di 70, si è riusciti a ottenere il necessario grado di sicurezza".

13:52 -Tanti controlli poche multe nella zona movida di Palermo

Movida con tanti controlli e poche multe in questa prima settimana dopo il lockdown a Palermo. Le forze dell'ordine sono state impegnate per cercare di evitare gli assembramenti davanti ai locali o nei luoghi di ritrovo nelle zone del centro storico più frequentate dai giovani. Anche ieri fino a tarda notte carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia municipale sono state impegnate alla Vucciria (le cui immagini con centinaia di giovani dopo la riapertura di lunedì scorso avevano fatto il giro di social e media) nei pressi di piazza Sant'Anna e in piazza Magione. Le forze dell'ordine hanno preferito una moral suasion rispetto al "pugno di ferro", invitando i giovani al rispetto delle distanze e facendo allontanare chi era sprovvisto di mascherina. Alcuni locali, come la "storica" Taverna Azzurra, dopo i primi interventi delle forze dell'ordine hanno deciso abbassare le saracinesche non potendo garantire il rispetto dei distanziamenti di sicurezza davanti ai loro esercizi.

13:45 - A Palermo "migliaia commercianti con acqua alla gola" 

“È stato un timido inizio per i commercianti di Palermo. Siamo tornati alla vita, ma non alla normalità". Patrizia Di Dio presidente di Confcommercio Palermo commenta così la prima settimana di apertura dei negozi. "Il commercio rappresenta una voce importantissima nell'economia di questa città. Riprendere era fondamentale - aggiunge Patrizia Di Dio - Ma ci sono tanti settori che sono rimasti ancora fermi. Penso alla ristorazione e al piccolo commercio al dettaglio. Ci sono migliaia di commercianti che sono con l'acqua alla gola dopo 75 giorni di chiusura forzata. Per questo ho chiesto di riaprire i negozi nelle giornate domenicali e festive, a maggior ragione in questa fase di ripartenza". La crisi economica non aiuta anzi. "Ci sono tanti negozianti che hanno deciso di non riaprire. Un dramma sociale che si ripercuote anche nei dipendenti di questi commercianti molti dei quali non hanno preso ancora la cassa integrazione - conclude Patrizia Di Dio - Poi di contro che chi in questi mesi ha fatto solo investimenti. Quindi soldi in circolazione ce ne sono molto pochi. Un problema che ha gravi effetti proprio sul commercio".

13:10 – Spiaggia di Mondello nuovamente affollata di bagnanti

La spiaggia di Mondello, la più frequentata dai palermitani, questa mattina si presenta nuovamente affollata di bagnanti che prendono il sole, complice anche la bella giornata estiva. Una presenza massiccia di persone che rende difficile il rispetto delle misure di distanziamento richiesto dalle norme anti coronavirus. Nei primi giorni della fase 2 dopo il lockdown c'erano stati tanti palermitani che avevano preso d'assalto la spiaggia. Erano scattati controlli da parte delle forze dell'ordine che avevano imposto l'obbligo ai bagnanti di non sostare sull'arenile. In base all'ordinanza del presidente della Regione, che ha recepito le norme del Dpcm, si può infatti fare il bagno per svolgere attività motoria, ma non si può prendere la tintarella o sostare sulla spiaggia, almeno fino al 6 giugno. Oggi invece la spiaggia è tornata a popolarsi.

9:15 – Aumenta i prezzi di mascherine e visiere: denunciato

I finanzieri della Compagnia di Partinico hanno denunciato l'amministratore di un'impresa nel settore del commercio al dettaglio di ferramenta per il reato di manovre speculative su merci. Le fiamme gialle hanno contestato gli alti prezzi di vendita applicati a mascherine Ffp2 e visiere protettive assemblate in house, pubblicizzate sulle pagine di alcuni siti web e risultate, tra l'altro, prive del parere di conformità da parte dell'Istituto Superiore di Sanità e dell'Inail in deroga alla normativa sul commercio. L'imprenditore aveva acquistato una fornitura di mascherine Ffp2 al costo di circa 2 euro ciascuna rivendendole poi sul mercato locale a 6 euro. Inoltre, l'imprenditore, secondo l'accusa, applicava una pellicola di policristal a maschere dotate originariamente di una visiera a rete in nylon e destinate all'attività di giardinaggio, per un costo di 3,30 a prodotto, che poi le rivendeva come visiere protettive, prevalentemente utilizzate in strutture sanitarie, al prezzo di 10 euro. E' stato accertato un ricarico del 175% per le mascherine FFP2 e del 202% per le visiere protettive, nettamente superiori ai ricarichi applicati per la vendita dei prodotti normalmente trattati dall'azienda che, invece, si attestavano generalmente tra il 50% e l'85%. L'amministratore della società è stato denunciato alla procura accusato di manovre speculative su merci del codice penale punito con la reclusione fino a tre anni e la multa fino a 25.822 euro.

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