La Sicilia continua a bruciare. A Palermo e provincia roghi dolosi, favoriti anche dalle temperature che hanno superato i 30 gradi e dal forte vento di scirocco, che hanno creato paura e apprensione nella popolazione. Fiamme anche nel Messinese
Continuano gli incendi in provincia di Ragusa. Il vento caldo di scirocco ha alimentato le fiamme e ieri si sono registrati diversi interventi effettuati dalle squadre dei vigili del fuoco di Ragusa, Santa Croce Camerina, Vittoria e del distaccamento presso l'aeroporto di Comiso attualmente chiuso per il Covid-19. Il maggiore pericolo si è avuto in piazza Dante Alighieri dove l'incendio accidentale di una Y10 ha rischiato di distruggere una struttura in legno di un negozio di generi alimentari. Il tempestivo intervento dei pompieri ha limitato i danni. Sempre ieri pomeriggio è andato a fuoco un magazzino di prodotti per l'agricoltura ad Acate. Le fiamme hanno dapprima interessato le sterpaglie vicino al magazzino e in pochi minuti, si sono propagate all'interno del locale, tanto da richiedere l'intervento di tre squadre dei vigili del fuoco per domare il rogo.
Le fiamme a Palermo
Altra notte di incendi anche nel Palermitano. Roghi dolosi, favoriti anche dalle temperature che hanno superato i 30 gradi e dal forte vento di scirocco, che hanno creato paura e apprensione nella popolazione. Questa mattina sono tornati in azione i canadair nella zona di Chiusa Sclafani per spegnere l'ultimo rogo non ancora domato. Ieri fino a tarda notte si sono sviluppati incendi a Misilmeri e Petralia Sottana. Uno dei più estesi è divampato nella borgata di Ciaculli, alla periferia orientale di Palermo. Le fiamme partite da un terreno pieno di rifiuti hanno minacciato le case popolari. Sono andati a fuoco auto e furgoni. Oltre a diverse squadre dei vigili del fuoco sono intervenute diverse volanti di polizia per fare evacuare circa 250 residenti dalle abitazioni. Sempre a Palermo per tre giorni ha bruciato Monte Cuccio. Lo spegnimento dei roghi è stato seguito dall'unità di crisi in prefettura. Gli incendi, nelle ultime 72 ore, hanno riguardato in particolare vaste aree boschive ricadenti nei territori di Borgetto, Altavilla Milicia, Collesano, Misilmeri e Palermo, a causa delle condizioni meteorologiche, si sono propagati, incombendo su aree con abitazioni, anche stagionali.
Fiamme anche nel Messinese
Anche i vigili del fuoco di Messina sono stati impegnati per fronteggiare, la notte scorsa, vasti incendi di macchia mediterranea, arbusti e alberi che hanno interessato alcune frazioni di Messina, in particolare Massa Santa Lucia, San Giorgio e Santa Lucia, Acqualadroni e Spartà. Gli incendi, che hanno minacciato ville e case rurali, sono stati affrontati su quattro fronti di fuoco con otto squadre di pompieri provenienti anche dal comando di Catania. A causa del forte vento, le fiamme si sono velocemente propagate sino a interessare alcuni fabbricati. Gli operatori dei vigili del fuoco hanno disposto l'evacuazione a scopo precauzionale, di circa venti nuclei familiari. Nella mattinata, con la diminuzione del vento, la situazione è in costante miglioramento: oltre al controllo dei focolai residui, due Canadair stanno effettuando lanci per lo spegnimento nelle zone più impervie e inaccessibili.