Coronavirus, ordinanza regionale su Stretto Messina: restrizioni fino a 13 aprile

Sicilia

Potranno attraversare lo Stretto solo le forze dell'ordine e armate, operatori sanitari pubblici e privati e lavoratori pendolari. Nuove limitazioni anche per la circolazione: per acquisti diversi da farmaci potrà uscire un componente della famiglia una volta al giorno

Dopo le polemiche di ieri sull'ordinanza del sindaco di Messina, Cateno De Luca, di cui il Consiglio di Stato ha chiesto l'annullamento, è arrivata l'ordinanza regionale firmata dal governatore Nello Musumeci relativa alla mobilità sullo Stretto durante l'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN SICILIA). Secondo quanto previsto dall'ordinanza nessuno potrà attraversare lo Stretto di Messina dal 10 al 13 aprile a eccezione di forze dell'ordine e armate, operatori sanitari pubblici e privati, lavoratori pendolari, nonché per comprovati motivi di gravità e urgenza. Nella nuova ordinanza si ribadisce anche che nei luoghi dove "non è possibile mantenere la distanza di un metro tra persone, è fatto obbligo a ciascuno di coprire naso e bocca con una mascherina o con altro adeguato accessorio".

Ok del Consiglio dei Ministri ad annullamento dell'ordinanza del sindaco di Messina

Intanto è arrivato il via libera del Consiglio dei ministri all'annullamento dell'ordinanza del sindaco di Messina sulle registrazioni obbligatorie online per chi attraversa lo Stretto. Lo spiegano fonti governative al termine della riunione, sottolineando come, a prescindere dal merito dell'ordinanza, il provvedimento di De Luca aveva un difetto di competenza in quanto investiva un ambito territoriale regionale e non circoscritto al Comune di Messina. Già ieri il Consiglio di Stato aveva dato il suo ok alla proposta del Viminale di annullare l'ordinanza.

L'ordinanza e le nuove limitazioni

In Sicilia "negli esercizi commerciali di vendita e distribuzione di generi alimentari, anche all'aperto, gli operatori sono tenuti all'uso di mascherina, all'utilizzo di guanti monouso o, in alternativa, al frequente lavaggio delle mani con detergente disinfettante". Inoltre, nei luoghi dove "non è possibile mantenere la distanza di un metro tra persone, è fatto obbligo a ciascuno di coprire naso e bocca con una mascherina o con altro adeguato accessorio". Nella nuova ordinanza il governatore Nello Musumeci proroga per Pasqua e Pasquetta la chiusura di tutte le attività commerciali anche gli alimentari, vietando pure le consegne a domicilio.
Le uscite per gli acquisti essenziali, a eccezione di quelle per i farmaci, sono limitate a una sola volta al giorno e a un solo componente del nucleo familiare. Inibito l'ingresso nel territorio comunale ai venditori ambulanti al dettaglio, se provenienti da altri comuni. Rimangono interdetti alla fruizione i parchi, le aree gioco, le ville, i boschi, i giardini e ogni altro spazio pubblico; no a gite fuori porta, spostamento nelle seconde case e verso luoghi di villeggiatura.

I controlli sullo Stretto di Messina

Per quanto riguarda lo Stretto di Messina l'ordinanza dispone che "il coordinatore dell'unità di crisi sanitaria metropolitana di Messina, di concerto con l'Asp, provvede a intensificare i controlli sanitari agli approdi della Rada San Francesco, della stazione marittima e di Tremestieri, nel medesimo comune". Il coordinatore "è autorizzato ad assumere dai propri albi, costituiti a seguito di avviso pubblico per effetto della delibera della giunta di governo del 12 marzo, un adeguato numero di medici". Il personale, "i cui costi sono a valere sulla contabilità emergenziale", è posto nella "disponibilità dei turni di sorveglianza organizzati dalla Asp". Inoltre, "gli effetti delle assunzioni del personale sanitario hanno efficacia fino al termine dello stato di emergenza, come dichiarato dal governo nazionale".

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