Nell'operazione "Cursor", che interessa anche i comuni di Caltagirone, Ramacca, Militello in Val di Catania e Licodia Eubea, sono stati impegnati oltre 100 carabinieri. Il giro di sostanze stupefacenti mensile arrivava fino a 1.500 dosi per 250mila euro di guadagno
A Catania e in provincia i carabinieri del comando provinciale hanno eseguito un'ordinanza di custodia nei confronti di 24 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana. Nell'operazione, denominata "Cursor", che interessa anche i Comuni di Caltagirone, Ramacca, Militello in Val di Catania e Licodia Eubea, sono stati impegnati oltre 100 uomini dell'Arma, supportati da militari della Compagnia di Intervento Operativo del XII° Reggimento "Sicilia", dal Nucleo Cinofili di Nicolosi (nel Catanese) e dal 12° Nucleo Elicotteri.
I provvedimenti
Sette persone (cinque delle quali catanesi) sono rinchiuse in carcere. Altrettante sono quelle poste ai domiciliari. Per quattro di loro è stato disposto l'obbligo di dimora, mentre cinque hanno l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Solamente uno degli indagati, invece, non ha precedenti penali. Per tutti, l'accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (ossia cocaina, marijuana e hashish). Due dei soggetti raggiunti dall'ordinanza percepivano il reddito di cittadinanza, beneficio che è stato loro revocato. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip di Caltagirone.
L'operazione "Cursor"
In seguito alle indagini protrattesi per 13 mesi (dal marzo del 2018 all'aprile del 2019), durante i quali sono state accertate 200 cessioni di droga, sono finite in manette 10 persone in flagranza di spaccio e sono stati sequestrati denaro e armi per 25mila euro. Sono 25 i consumatori di sostanze segnalati alla Prefettura. Gli investigatori, a proposito dell’operazione “Cursor”, hanno sottolineato "il numero incredibile di cessioni riscontrate commisurato al numero di abitanti di Caltagirone", cioè 40mila, e "considerato l'afflusso costante e la platea di destinatari, il fenomeno è particolarmente significativo".
Il traffico di droga
L'operazione dei carabinieri del comando provinciale di Catania ha disarticolato un vasto giro di droga (prevalentemente cocaina) che a partire da Catania veniva spacciata in prevalenza a Caltagirone, dove, secondo gli investigatori, venivano immesse sul mercato circa 1.500 dosi al mese, per un introito mensile di circa 250mila euro. Il traffico, però, avveniva anche in centri vicini come Mineo, Ramacca e Palagonia. Le partite di sostanze stupefacenti arrivano dai quartieri della città etnea Villaggio Sant'Agata e Librino, via corriere, e venivano consegnate in stazioni di servizio lungo la Catania-Gela. Un primo viaggio, partendo dal capoluogo siciliano, lo faceva un referente, che prendeva il denaro e tornava poi indietro. Qualche giorno dopo, giungeva il trasportatore con una media di 100 grammi di cocaina alla settimana, che tagliati divenivano 200.
Le parole del procuratore di Caltagirone
Il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, nel commentare l’operazione “Cursor”, ha dichiarato: "È impressionante il fiume di droga che è confluito nella città di Caltagirone per essere successivamente spacciato, a fronte di una cittadina che raggiunge i 40 mila abitanti. La stima sulla quantità di droga è stata fatta in base ai numeri che ci sono stati forniti dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali, ai quantitativi di droga che sono stati ceduti ed alle somme che sono state versate ai fornitori catanesi”.
Ha poi aggiunto: “Questa operazione ha un significato particolare perché non abbiamo soltanto colpito gli spacciatori al minuto ma anche i grossi spacciatori. Le indagini non finiscono qui perché auspichiamo anche una eventuale collaborazione dei destinatari dei provvedimenti, che potranno dare spunto per ulteriori accertamenti e sviluppi dell'attività investigativa".