Acireale, pesce adulterato con calce edilizia: sequestrata azienda

Sicilia

Il materiale sarebbe stato utilizzato al posto della calce per uso alimentare. Per gli investigatori l'impresa avrebbe anche usato acqua in cui è stata trovata la presenza di un alto tasso di batteri coliformi

Su disposizione della procura di Catania, la guardia costiera e i carabinieri del Noe hanno eseguito ad Acireale un sequestro preventivo di uno stabilimento produttivo di una delle maggiori società del settore ittico in Sicilia. Secondo le accuse, la ditta, che si occupa di stoccaggio, lavorazione e trasformazione di pesci, crostacei e molluschi, avrebbe adulterato, contraffatto e immesso in commercio ingenti quantitativi di prodotti alimentari, in particolare stoccafisso e baccalà, usando illecitamente calce edilizia al posto della calce per uso alimentare.

Divieto di dimora per l’amministratore della società

Per gli investigatori l'impresa avrebbe anche utilizzato grossi quantitativi di acqua di un pozzo artesiano nella quale le analisi dell'Asp hanno evidenziato la presenza di un alto tasso di batteri coliformi. I militari hanno eseguito una ordinanza di applicazione di misure cautelari reali e personali emessa dal gip ed è stato notificato un divieto di dimora all'amministratore e rappresentante legale della società.

Le indagini

Le indagini hanno preso il via alla fine 2018 dopo un controllo compiuto dalla guardia costiera sulla verifica da parte della società del rispetto della normativa nazionale e comunitaria sulla filiera ittica. Durante le ispezioni dei locali della ditta sono stati accertati illeciti, anche di carattere penale, tra i quali reati ambientali e violazioni in materia di norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Tra questi l'assenza di documentazione di autorizzazione allo scarico e di quella relativa ai campionamenti di monitoraggio delle acque utilizzate per la lavorazione del pesce. A differenza di quanto dichiarato, secondo le accuse, l'impresa non si sarebbe limitata alla sola conservazione e commercializzazione dei prodotti ittici, ma anche alla lavorazione, trasformazione, affumicatura e al confezionamento. Infine, è stata rilevata la presenza nello stabilimento di telecamere di videosorveglianza dei luoghi di lavoro senza autorizzazione da parte dell' Ispettorato del Lavoro. 

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