Catania, anziano di 90 anni uccide la moglie a bastonate

Sicilia
Foto di Archivio

L'aggressione è avvenuta, pare per futili motivi, il 3 gennaio scorso nella loro casa di Mascali: la donna è poi deceduta due giorni dopo nel Policlinico etneo

Un 90enne, S.P., ha ucciso a colpi di bastone la moglie, Concetta Di Pasquale, di 79 anni. L'aggressione è avvenuta il 3 gennaio scorso, nella loro casa di Mascali, ma la donna è deceduta due giorni dopo nel Policlinico di Catania, dove era stata ricoverata per fratture multiple e trauma cerebrale. Il 90enne, un ex operaio edile in pensione e incensurato, dopo essere stato arrestato in flagranza per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della moglie e condotto in carcere dai carabinieri, è stato portato in una struttura clinica riabilitativa della provincia, anche in considerazione dell'età e del suo stato psicofisico. La Procura distrettuale di Catania ha aperto un fascicolo, aggravando la posizione dell'uomo, ora accusato di omicidio volontario. I magistrati titolari del fascicolo lo hanno iscritto nel registro degli indagati e hanno disposto l'autopsia sul corpo della donna, che sarà eseguita giovedì prossimo nell'obitorio del Policlinico.

La lite per futili motivi

Secondo le prime ricostruzioni, la lite tra marito e moglie sarebbe scaturita per banali motivi domestici. A soccorrere per prima la donna sono stati alcuni vicini di casa allarmati dalle urla provenienti dalla casa e dalle richieste di aiuto. A disarmare il 90enne sono stati i carabinieri della locale stazione, intervenuti dopo una segnalazione al 112, togliendo dalle mani dell'uomo il bastone col quale aveva colpito la moglie. La donna è stata soccorsa e portata con un'ambulanza nel pronto soccorso del Policlinico di Catania.

La donna è morta in ospedale

La 79enne, secondo quanto è trapelato, avrebbe collegato l'aggressione a futili motivi e avrebbe detto di aver subito in passato minacce e insulti da parte del marito, che però non avrebbe denunciato. Nei confronti dell'anziano, infatti, non risultano denunce pregresse. Il quadro clinico della paziente si è poi aggravato, la donna è entrata in coma ed è morta il 5 gennaio scorso, dopo due giorni di agonia.

 

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