Catania, stent scaduti in ospedale: 7 anni e 6 mesi all’ex primario

Sicilia

Il medico, imputato per abuso d'ufficio e somministrazione di farmaci guasti, è stato anche "interdetto in perpetuo dai pubblici uffici" e "dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per la durata della pena" 

Il Tribunale di Catania ha condannato a sette anni e sei mesi l'allora primario dell'unità di Emodinamica dell'ospedale Cannizzaro, Alfredo Ruggero Galassi, accusato di avere impiantato nelle arterie di due pazienti sei stent (tubicini a rete metallica che possono essere introdotti negli organi cavi) contenenti farmaci antiproliferazione scaduti. Lo scrive il quotidiano La Sicilia.

La sentenza

Il pm Agata Consoli aveva chiesto tre anni per Galassi e l’assoluzione, accolta dai giudici, di due cardiologi dello stesso reparto. Condannato al risarcimento danni delle parti lese, assieme a Galassi, l’ospedale Cannizzaro, coinvolto nel processo come responsabile e parte civile. L’entità della liquidazione dovrà essere stabilita dal Giudice civile, ma è stata disposta una provvisionale di 3.000 euro ciascuno, e il pagamento delle spese processuali. Il Tribunale inoltre ha trasmesso alla Procura gli atti per valutare la posizione dell'allora direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Francesco Poli, ipotizzando il reato di omissioni in atti d'ufficio.

Interdetto dai pubblici uffici

L’ex primario, imputato per abuso d'ufficio e somministrazione di farmaci guasti, è stato anche "interdetto in perpetuo dai pubblici uffici" e "dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per la durata della pena".  

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