Lampedusa, l’allarme del sindaco: "Barche dei migranti nel porto sono un pericolo". VIDEO
SiciliaTotò Martello chiede l’intervento del governo per la rimozione delle imbarcazioni ormeggiate al molo Favaloro, che a causa delle pessime condizioni del mare rappresentano un rischio per l’ambiente, la comunità e i pescherecci
Le barche utilizzate dai migranti e ormeggiate al molo Favaloro, nel porto di Lampedusa, sono in balìa delle onde causate dalle pessime condizioni del mare e rappresentano un serio pericolo per la comunità, per le infrastrutture e per l’ambiente. A lanciare l’allarme è il sindaco dell’Isola, Totò Martello, che chiede l’aiuto delle Istituzioni: "Il governo nazionale intervenga al più presto e disponga la rimozione delle imbarcazioni 'abbandonate' a Lampedusa. Molte di quelle che erano ormeggiate al molo Favaloro sono infatti in balìa delle onde all'interno del porto, rischiando oltretutto di danneggiare le altre imbarcazioni e i nostri pescherecci”. (LO SPECIALE MIGRANTI)
"Imbarcazioni dimenticate"
"Da tempo - aggiunge il primo cittadino - chiedo alle istituzioni competenti di intervenire per risolvere il problema legato alle imbarcazioni utilizzate dai migranti che, una volta arrivate a Lampedusa, vengono ormeggiate e di fatto dimenticate. Una situazione di fronte alla quale l'amministrazione comunale ha le mani legate poiché, fino a quando si tratta di barche sotto sequestro, non possono essere rimosse. Poi succede che il tempo passa, i materiali si deteriorano e a volte alcune di queste affondano: quindi scattano una serie di ulteriori vincoli ambientali che complicano ulteriormente la procedura di rimozione, che a quel punto ha costi molto più elevati che di certo non si può chiedere al Comune di sostenere, e dunque senza l'intervento del ministero non si può fare nulla".
"Porto messo a rischio da lungaggini burocratiche"
"Non è ammissibile - sottolinea il sindaco - che il nostro porto sia messo a rischio da imbarcazioni abbandonate per colpa delle lungaggini burocratiche o della mancanza di volontà delle istituzioni nel risolvere questa situazione". Infine, Martello lancia un appello a Roma: "Il Governo faccia qualcosa, prima che si verifichino incidenti gravi".