La paziente era stata ricoverata per una colica. Secondo l’accusa, non le sarebbe stata somministrata la terapia antibiotica e non sarebbe stata operata per la rimozione della coliciste
Quattro persone sono state rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio colposo per la morte di Rosaria Venutelli, deceduta a 70 anni il 12 dicembre 2017 mentre era ricoverata al Policlinico di Palermo. A comparire davanti al Gup Piergiorgio Morosini, giovedì 7 novembre, per l’udienza preliminare saranno il responsabile dell'unità operativa di endoscopia digestiva Francesco D'Arpa, il direttore della Chirurgia generale d'urgenza Gaspare Gulotta e i medici Salvatore Napoli e Giuseppe Profita.
L'esposto dei familiari della vittima
L'inchiesta è nata a seguito di un esposto presentato dai familiari della vittima, rappresentati dall'avvocato Angelo Mangione. Alla paziente, ricoverata per una colica, non sarebbe stata somministrata la terapia antibiotica e non sarebbe stata operata per la rimozione della coliciste.
L'accusa
Secondo la Procura di Palermo, la paziente morì per "imprudenza consistita in particolare nel non aver predisposto, durante il ricovero alla luce dei dati clinici e di laboratorio indicativi di progressiva evoluzione verso uno stato settico con coinvolgimento multiorgano, nuova ed adeguata terapia antibiotica". Inoltre, si legge nella richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal pm Daniele Sansone, "nell'aver optato per una bonifica della calcolosi coledocica, in luogo dell'intervento di colicistectomia ed eventuale coledocotomia con apposizione di drenaggio, trattamento idoneo ed indicato nel caso concreto secondo le buone pratiche in ambito chirurgico, al fine di rimuovere la causa flogistica-settica e la conseguente sepsi".