I volumi, riconducibili ad un periodo storico compreso tra i secoli XV e XIX, sono di proprietà della Biblioteca Ignaziana, appartenente all'Ordine della Compagnia di Gesù
Sono 342 i preziosi volumi antichi, riconducibili ad un periodo storico compreso tra i secoli XV e XIX, di proprietà della Biblioteca Ignaziana di Messina, appartenente all'Ordine della Compagnia di Gesù, recuperati dai carabinieri della sezione Tutela Patrimonio Culturale. Le indagini sono state coordinate dalla procura di Messina.
I libri venduti online
Le indagini hanno permesso di individuare un privato cittadino che aveva attivato un'asta online per vendere i volumi. Si tratta di un uomo di 64 anni che saltuariamente aveva fatto dei lavori all'Ignatianum di Messina e che è stato denunciato per ricettazione. Gli acquirenti, uno dei quali in Germania, sono stati denunciati per incauto acquisto. L'inchiesta è nata dopo un monitoraggio dei siti e-commerce.
I libri ritrovati
Tra il consistente numero di volumi trovati è stato individuato un nucleo di tomi rari e preziosi con annotazioni manoscritte, elementi decorativi miniati e note d'uso storicamente molto interessanti. Tra essi tre pregiati incunaboli tra cui l'edizione del 1476 del "De unitate intellects contra Averroem" di Tommaso D'Acquino, da considerarsi un unicum poiché edizione rara censita in soli 26 esemplari nel mondo, due dei quali in Sicilia.