Acireale, si fa ridare parte stipendio dai suoi dipendenti: arrestato

Sicilia
Immagine di archivio (Getty Images)

Ai domiciliari, con l’accusa di estorsione, è finito Paolo Vasta, 32 anni, titolare di un’area di servizio e già sospeso per un anno dall’attività di impresa 

Sono scattati gli arresti domiciliari, nella giornata del 3 luglio, per Paolo Vasta, 32 anni, titolare di un’area di servizio in via Alcide De Gasperi, ad Acireale (Catania). L’accusa nei suoi confronti è quella di estorsione.
Due dipendenti hanno denunciato l’uomo, sostenendo di essere stati costretti a sottoscrivere, in uno studio legale, una dichiarazione che solleverebbe il titolare di lavoro da ogni responsabilità civile e penale. Queste nuove accuse, unite a quelle già avanzate da altri quattro ex dipendenti, hanno portato al provvedimento nei confronti del 32enne.

Le accuse dei dipendenti

Il 25 maggio scorso, Vasta era stato sospeso per un anno dall'attività di impresa e dal ricoprire uffici o incarichi direttivi in società di persone o capitali dal gip di Catania, che aveva inoltre disposto il sequestro preventivo della totalità delle quote e dell'intero patrimonio della società "Night & Day petrol srl", stimato in 800mila euro.
Vasta è accusato di pagare dipendenti assunti con contratto a tempo determinato tramite bonifici, versando la totalità dello stipendio dovuto, salvo poi intimare la restituzione di una parte in contanti, minacciando il licenziamento.

Gli altri presunti illeciti

Ma questo non sarebbe l’unico illecito del 32enne. Agli atti dell'inchiesta sono infatti confluiti anche gli esposti di dipendenti della società che hanno denunciato di essere stati obbligati a lavorare più dell'orario concordato, comprese notti e giorni festivi, di non avere usufruito dei giorni di riposo e recupero, di non avere ricevuto i buoni pasto, pur avendo firmato la liberatoria per la loro consegna. Tre di loro sarebbero stati costretti anche a cedere gli assegni familiari e il 'bonus Renzi' e parte dello stipendio in nero.

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