Catania, blitz contro il clan mafioso Cintorino: 31 arresti

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Tra gli arrestati anche gli attuali reggenti del gruppo. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, estorsioni, usura, trasferimento fraudolento di valori e narcotraffico 

Blitz della guardia di finanza di Catania contro il clan mafioso Cintorino, legato alla cosca Cappello e attivo a Calatabiano (Catania) e nel Messinese tra Giardini Naxos e Taormina. Le Fiamme Gialle hanno arrestato 31 persone: per 26 è stato disposto il carcere, per 5 i domiciliari. Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare ci sono anche gli attuali reggenti del gruppo. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, estorsioni, usura trasferimento fraudolento di valori e narcotraffico.

Sequestro per un milione di euro

È in corso anche un sequestro di beni riconducibili al gruppo Cappello-Cintorino e alla 'famiglia' Santapaola-Ercolano per un milione di euro: una società di noleggio di acquascooter, un bar e un lido balneare di Giardini Naxos e una ditta attiva nel settore dei lavori edili. Nella rete di attività economiche più redditizie del clan la Dda di Catania indica il business delle escursioni turistiche con barche da diporto nel tratto di mare antistante Isola Bella di Taormina.

Il blitz

All'operazione 'Isola Bella' hanno partecipato oltre 20 militari del comando provinciale della guardia di Catania e il personale della Compagnia di Taormina, con la collaborazione del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) e del reparto operativo aeronavale di Palermo.

Le parole del deputato del M5s Aiello

Il blitz è stato commentato da Davide Aiello, deputato del Movimento 5 Stelle in Commissione Antimafia: "Appena arrivata la notizia dei 31 arresti della guardia di finanza in Sicilia per reati come associazione mafiosa, estorsioni, usura e narcotraffico. Alcune delle attività illecite sarebbero state legate anche al turismo, ossia a uno dei punti di forza da cui passa il riscatto dell'Isola. Davanti a una criminalità organizzata che vuole spadroneggiare, c'è sempre uno Stato pronto a porre un argine, e a restituire il territorio e le sue risorse alla collettività". 

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