La decisione è stata presa dal ministro degli Interni Matteo Salvini lo scorso 1 giugno, dopo che l'attuale sindaco Salvatore Giardina ha affermato di aver partecipato nel 2006 alla tumulazione del boss mafioso don Cola La Barbera
Il prefetto di Palermo ha disposto per gli ispettori antimafia del Viminale l'accesso presso il Comune di Mezzojuso, al fine di "verificare la sussistenza di elementi comprovanti la condizionabilità dell'ente locale da parte della criminalità organizzata". E' quanto si legge in una nota della prefettura di Palermo. La decisione di inviare gli ispettori era stata presa dal ministro degli Interni Matteo Salvini lo scorso 1 giugno, dopo che l'attuale sindaco Salvatore Giardina, durante un'intervista televisiva di Massimo Giletti, ha affermato di aver partecipato nel 2006 alla tumulazione del boss mafioso don Cola La Barbera. In seguito Giardina ha smentito, asserendo di non essere stato a Mezzojuso nel giorno delle esequie.
La Commissione d'indagine
"A tal fine, il prefetto - si legge ancora nella nota della prefettura - ha nominato la Commissione di indagine e il relativo gruppo di supporto e di consulenza, chiamandovi a farvi parte un viceprefetto con funzioni di coordinamento, un vicequestore, un maggiore dei Carabinieri, un tenente colonnello della Guardia di finanza e un funzionario economico finanziario dell'amministrazione civile dell'Interno". La Commissione si è insediata oggi, mercoledì 5 giugno.