Ragusa, frode fiscale sulla vendita online di cellulari: una denuncia

Sicilia
Foto di archivio (Getty Images)

La truffa utilizzava impropriamente il meccanismo del 'Reverse charge', che consente la compravendita tra fornitori 'rimandando' l'addebito dell'Iva al momento della cessione al consumatore

La guardia di finanza di Ragusa ha scoperto una frode fiscale realizzata attraverso la vendita di telefoni cellulari online, mediante una nota piattaforma digitale. I militari hanno denunciato per reati di natura tributaria il titolare di una società di e-commerce, che da Comiso si era trasferita ad Avola (Siracusa). L'operazione è stata denominata 'Smart Price - no vat'. Secondo quanto accertato, il volume d'affari della ditta era di diversi milioni di euro. I militari hanno anche eseguito un decreto di sequestro, finalizzato alla confisca di un immobile in una zona archeologica del Siracusano, un'imbarcazione, un motoveicolo e somme di denaro per circa 300mila euro complessivi. 

Il meccanismo della truffa

Il meccanismo di truffa permetteva l'applicazione alla clientela di un prezzo di vendita di smartphone di gran lunga più basso rispetto a quello normalmente praticato sul mercato. Il sistema era basato principalmente sull'utilizzo improprio del cosiddetto regime Iva del 'Reverse charge', previsto esclusivamente per determinate operazioni, che consente di effettuare acquisti e vendite tra fornitori del medesimo settore rinviando l'addebito dell'Iva al momento della cessione al consumatore finale. Il modus operandi prevedeva o l'omessa fatturazione delle operazioni di vendita, oppure, come registrato nella maggior parte dei casi individuati, la cessione a consumatori finali, qualificati indebitamente come operatori commerciali, per omettere l'applicazione dell'Iva. 

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