Strage di Pizzolungo, Carlo Palermo: “Manca ancora la verità”
SiciliaCarlo Palermo è il magistrato scampato alla strage di Pizzolungo, avvenuta il 2 aprile 1985, che causò la morte di Barbara Rizzo e dei suoi figli Giuseppe e Salvatore
"Alla mafia, in questi anni, è stato addebitato di tutto anche quello che non ha fatto. A 34 anni dalla strage di Pizzolungo non si è arrivati alla verità per i segreti di Stato" ha dichiarato Carlo Palermo, il magistrato scampato alla strage di Pizzolungo, in provincia di Trapani, il 2 aprile 1985, che causò la morte di Barbara Rizzo e dei figli, gemelli, Giuseppe e Salvatore. "Non è vero che chi ordinò la strage - ha aggiunto Palermo - non colpì il bersaglio: sono rimasto vivo ma a 37 anni la mia attività di magistrato è stata fermata e con essa anche le indagini".Le parole del magistrato sono state pronunciate a lato della cerimonia, che si è tenuta nella mattina di martedì 2 aprile, per la commemorazione delle vittime della strage a cui hanno partecipato anche il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, e il vescovo di Trapani Francesco Miccichè.
Le parole di Faraone
"La mamma Barbara e i due gemellini, Giuseppe e Salvatore, stavano semplicemente andando a scuola. Saltarono in aria a causa di un'autobomba piazzata dalla mafia sul ciglio di una strada per ammazzare il giudice Carlo Palermo e i ragazzi della sua scorta. Con la loro auto fecero da scudo alla terribile esplosione – ha ricordato in un video pubblicato in rete il segretario del Pd Sicilia, Davide Faraone – Ho scelto di andare nel luogo della strage per non dimenticare queste tre vittime innocenti e per rinnovare, come Pd, l'impegno contro le mafie. Noi siamo il partito di Pio La Torre e di Piersanti Mattarella e più degli altri dobbiamo renderci impermeabili all'illegalità ed impedire che la mafia metta le zampe nelle istituzioni – ha affermato il segretario regionale aggiungendo – In questi mesi, proprio in questo territorio la magistratura e le forze dell'ordine hanno compiuto uno straordinario lavoro per scardinare un sistema perverso che mette insieme mafia, politica e massoneria. A loro va il nostro ringraziamento, a noi il compito di non arretrare neppure di un millimetro".