Mafia, arrestati due pregiudicati legati al clan di Bagheria

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Secondo gli inquirenti, uno dei fermati è un 'capo decina' della cosca mafiosa, mentre l'altro è nipote di Gioacchino Mineo, esponente di spicco della famiglia mafiosa di Bagheria 

La polizia di Bagheria, su ordine della Corte d'appello di Palermo, ha arrestato i pregiudicati Francesco Raspanti, 50 anni, di Bagheria e Giovanni Pietro Flamia, 64 anni, residente nella frazione di Aspra. Entrambi devono scontare un residuo di pena: il primo 9 mesi e 4 giorni, su una pena principale di 4 anni e 8 mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso; il secondo 4 anni e 9 mesi dei 10 anni e 6 mesi di condanna per associazione mafiosa ed estorsione.

Gli arrestati

Raspanti è nipote di Gioacchino Mineo, esponente di spicco della famiglia mafiosa di Bagheria. I due episodi di estorsione che gli sono stati contestati risalgono al 2014 quando, per questi fatti fu tratto in arresto. Flamia è ritenuto essere un 'capo decina' della cosca mafiosa di Bagheria e gli viene contestato di aver coordinato nove attività di estorsione a imprese e attività commerciali.

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