Turbativa d'asta, ex sindaco di Siracusa sceglie rito abbreviato

Sicilia
Immagine d'archivio (ANSA)

Secondo l'accusa, l’amministrazione avrebbe favorito la Siam, Servizi Integrati Acque del Mediterraneo, attuale gestore del servizio idrico cittadino 

Sarà giudicato con il rito abbreviato l'ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, accusato di turbativa d'asta in concorso nell'ambito di un’inchiesta sull'affidamento del servizio idrico nel capoluogo siciliano. L’udienza è stata fissata per il 28 marzo. L’altro indagato, il dirigente del Comune Natale Borgione, ha scelto invece il processo ordinario.

L'accusa

Secondo l'accusa, l’amministrazione avrebbe favorito l'azienda Siam, Servizi Integrati Acque del Mediterraneo, cui è stata affidata la gestione del Servizio Idrico Integrato nel territorio del Comuni di Siracusa nel 2015 e attuale gestore. Garozzo, ascoltato dal Gup, ha spiegato alcune scelte adottate dalla sua amministrazione, sottolineando che dopo il fallimento della Sai 8, la società che in precedenza gestiva il servizio idrico cittadino, al Comune di Siracusa erano stati consegnati gli impianti idrici, per cui, non potendo sospendere il servizio il primo cittadino aveva emesso un provvedimento di urgenza.

L'inchiesta "Sistema Siracusa"

Le indagini su questa vicenda sono state condotte dall'ex PM di Siracusa Giancarlo Longo, coinvolto nell'inchiesta "Sistema Siracusa" con al centro un giro di sentenze pilotate per favorire gruppi imprenditoriali vicini agli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore.  

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