Di questi, 25 andranno a Trapani, 15 a Siracusa e 10 a Ragusa. Le famiglie con bambini e le situazioni ritenute maggiormente vulnerabili resteranno per il momento nella struttura
Il trasferimento degli ospiti del Cara di Mineo, in provincia di Catania, inizierà domani, giovedì 7 febbraio, con i primi 50 migranti in partenza. Di questi, 25 andranno a Trapani, 15 a Siracusa e 10 a Ragusa. Le famiglie con bambini e le situazioni ritenute maggiormente vulnerabili, come quelle di mamme sole con figli o persone con problemi di salute, resteranno, per il momento, nella struttura.
Le altre partenze in programma
Un secondo trasferimento di altri 50 migranti è in programma il 17 febbraio e altri 50 ancora dopo 10 giorni, come annunciato dal ministro degli Interni, Matteo Salvini, che prevede la "chiusura del Cara entro l'anno". Al momento, presso il più grande Centro d'accoglienza richiedenti asilo d'Europa e il secondo in via di chiusura in Italia dopo quello di Castelnuovo (Roma), sono ospitati 1.244 migranti.
L'allarme per la chiusura
La sua annunciata chiusura ha creato allarme tra i dipendenti della struttura, che sono circa 220, e i lavoratori dell'indotto. Già in oltre 170 hanno perso il posto. Il Cara di Mineo era stato inaugurato nel 2011 dal governo Berlusconi ed è arrivato a ospitare oltre 4mila migranti nell'ex "Residence degli Aranci", che era riservato ai militari americani di stanza nella base di Sigonella e ai loro familiari.
Le diverse inchieste
Sulla struttura sono aperte più inchieste. Quella principale è della Procura di Catania per turbativa d'asta e falso sulla concessione dell'appalto dei servizi, dal 2011 al 2014, in cui è indagato anche l'ex sottosegretario all'Agricoltura, Giuseppe Castiglione. La prima udienza del processo è prevista per il prossimo 20 marzo.