Colpiti gli eredi dell'imprenditore Vincenzo Rappa, deceduto nel 2009 all'età di 87 anni. Secondo l'accusa "pur non essendo organico a Cosa Nostra le avrebbe fornito un contributo concreto, specifico e volontario"
Confisca di beni per oltre 200 milioni di euro agli eredi dell'imprenditore Vincenzo Rappa, deceduto nel 2009 all'età di 87 anni. Provvedimento attuato dalla Dia di Palermo: secondo l'accusa, "pur non essendo organico a Cosa Nostra le avrebbe fornito un contributo concreto, specifico e volontario che permetteva di consolidare l'apparato strutturale dell'associazione criminale". Tra gli immobili sequestrati, anche Palazzo Benso, costruito nel '700, oggi sede del Tar, l'edificio che ospita il Cnr e una villa di 2.300 mq nel centro di Palermo.
Il provvedimento
Le indagini hanno consentito di ricostruire la biografia e la parabola economica dell'imprenditore edile Vincenzo Rappa, condannato in via definitiva nel 2004 dalla Corte d'Appello di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio aggravato. Durante l'attività investigativa, sono emersi legami con numerosi personaggi di spicco di Cosa Nostra: Raffaele Ganci della famiglia della Noce, i Madonia di Resuttana, i Galatolo dell'Acquasanta e la famiglia di Borgetto.
Il processo
Nel processo erano emersi episodi di riciclaggio aggravato, dopo che importanti collaboratori di giustizia avevano dichiarato di essersi avvalsi di lui, all'epoca insospettabile imprenditore, per sottrarre da iniziative giudiziarie beni di loro proprietà. Il provvedimento di confisca, eseguito dalla Dia di Palermo, riguarda l'intero capitale sociale e relativo compendio aziendale di tre società di capitali attive nel comparto delle costruzioni edilizie e nel campo finanziario, una società di persone, 183 immobili, un intero edificio di otto piani, rapporti bancari e disponibilità finanziarie. Il Tribunale di Palermo ha anche disposto il dissequestro di altri beni e società intestati agli eredi di Rappa, che erano stati sequestrati nel 2004, che non sono stati riferibili o collegabili all'attività dell'imprenditore deceduto.